Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
AIUTO PER MIO FRATELLO URGENTE
Salve, ho bisogno del vostro aiuto. Non so a chi rivolgermi. Sono arrivata ad un punto di esasperazione incredibile. Fino all'anno scorso ho seguito l'ennesima terapia psicologica per via dei miei attacchi di panico e agorafobia. Adesso sto molto meglio ma non è di me che voglio parlare. Mio fratello ha quasi 21 anni, porta degli apparecchi acustici da quando aveva 3 anni. Quando aveva 12/13 anni ha iniziato ad avere strani comportamenti. Ci faceva ripetere le stesse frasi, stesse azioni, tutto ad un orario preciso, ogni sera. I miei genitori non sapevano cosa fare, si sono rivolti alla neuropsichiatra infantile però lei non vedeva mai mio fratello. Gli appuntamenti erano per i miei genitori, in quanto la dottoressa sosteneva che loro dovevano collaborare e che mio fratello si comportasse in questo modo per le varie problematiche familiari. Questi appuntamenti non sono serviti a niente in quanto mio padre ci andava si e no, e mia madre invece ritornava a casa piangendo. Insomma, la dottoressa mandò mio fratello a bari, dove lo visitarono per un giorno e gli diagnosticarono il doc e un lieve ritardo. Gli hanno dato un farmaco e basta. Ogni tanto siamo riandati, fino a quando ci hanno detto che loro non potevano più aiutarci e di sbrigarcela nella nostra regione (calabria). Susseguono i problemi familiari, i miei si separano. Ciò non turbò ne me ne mio fratello in quanto la situazione era pesante. Tutt'oggi sia io che mio fratello abbiamo problemi con nostro padre. Diciamo che potrei raccontare diversi fatti ma non mi sembra il caso. Arriviamo ad oggi. Mio fratello ha finito la scuola nonostante è stato bocciato un anno per via delle troppe assenze. Non gli piaceva la prof di sostegno. A settembre lui pensava di trovare lavoro. Più che altro lui è convinto che ogni cosa che vuole la ottiene (si, è stato viziato). Arriviamo a dicembre e inizia a emettere un suono un sacco di volte al giorno. A mio parere è un tic molto ma molto forte e anche fastidioso. Non so nemmeno come descriverlo. So solo che lo faceva un paio di anni fa, quando un apparecchio acustico si è rotto e lui faceva questo suono per vedere se l'apparecchio funzionasse. Oltre a questo tic, ripete spesso delle frasi. Diciamo che ora sta scoprendo un po' il mondo femminile, la sessualità ed è molto curioso, non avendo mai avuto rapporti. E' davvero maleducato e mi dice delle frasi (ripetitive) non molto carine. Spesso allunga le mani e io mi guardo sempre le spalle. Non è per niente un ragazzo calmo e non lo è mai stato...
Aggiungo anche che è ossessionato dai soldi. Mio padre gli ha insegnato ad usare il bancomat e andavano a prelevare insieme. Mi ricordo che sapeva anche i codici a memoria e quando andavamo a fare la spesa pagava lui e inseriva il codice. Quando era più piccolo usava i soldi per farsi degli amici. Mesi fa, mia madre ha venduto un pezzo di terreno, dato che abbiamo problemi economici e mio fratello piano piano si è fregato tutti i soldi ordinando un sacco di cose su amazon. Anche oggi, appena gli arriva la pensione, spende tutto online. In tutto ciò, mia madre non sa più cosa fare, mio padre pensa solo a se stesso e non crede negli psicologi, medicine ecc.. per lui queste cose sono per "malati". Una volta la mia psicologa mi disse che a mio fratello non serviva una terapia psicologica, non bastava fare delle "chiacchierate".
Non so cosa fare, perciò mi rivolgo a voi. C'è qualcuno che pensa di poterci dare una mano? Possibilmente uomo, in quanto mio fratello si trova più a suo agio.
Vi ringrazio dell'attenzione
Salve Angela, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare suo fratello e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lui possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarlo ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che gli impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarlo a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa essergli utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL