Dott. Francesco Damiano Logiudice

leggi (14)

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Ricaduta attacchi di panico e agorafobia

Salve, scrivo qui perchè penso di avere bisogno di aiuto. Ho quasi 24 anni e ho iniziato a soffrire di attacchi di panico a 18. Successivamente è subentrata l'agorafobia/claustrofobia. Dall'anno scorso ho iniziato a stare meglio, ero più tranquilla e uscivo, sempre accompagnata dato che non ho la patente ma almeno riuscivo a stare nei negozi da sola senza avere quei sintomi brutti dii voler scappare. Ho problemi familiari da anni , alcune cose sono cambiate e altre no. Grazie alla psicoterapia, anzi alle dottoresse che mi hanno "seguita" nel corso degli anni (ho cambiato diverse terapie per diversi motivi) ho capito che la mia ansia e i miei attacchi di panico provenivano dopo aver sopportato tante di queste problematiche familiari e sono esplosa. Da dicembre, la situazione con mio fratello (anche lui non sta bene e ha diversi problemi) è andata sempre peggiorando. Mi ha portata all'esasperazione fino a quando un mese fa si è comportato in un modo molto aggressivo con mia madre facendomi provare paura, panico... insomma quelle sensazioni che non provavo da un po'. Non dico che ero convinta di essere guarita completamente ma mi ero resa conto che potevo andare benissimo in un posto e rimanerci quanto volevo...non avevo nessuno di quei sintomi che mi hanno accompagnata in questi anni. Non mi aspettavo di ritrovarmi nella stessa situazione, di avere nuovamente paura e ansia di stare in un negozio. Qual è la differenza di adesso rispetto a qualche anno fa? Che ora non ho la forza di volontà di combattere quei sintomi in quel momento. Mi dico spesso che non ne vale più la pena, che sono arrivata e che non cambierà niente. Queste frasi non mi escono dal nulla in quanto vivo in una realtà molto difficile ed è andata a peggiorare. Non ho voglia nemmeno di trovarmi un ennesimo psicologo/a, ma mi rendo conto di aver bisogno di un supporto. Continuo a guardare le pagine degli psicologi nella mia città e boh non so che fare. Molti li avevo contattati tempo fa e boh non so nemmeno che sto scrivendo. A momenti non mi sento molto lucida ma ciò non toglie che alla base mi reputo una ragazza molto intelligente e razionale. Fatto sta che non so a chi rivolgermi, qualcuno di voi può darmi una mano? Ovviamente spiegherò meglio la situazione dato che qui ve l'ho solo accennata. Scusate se ho fatto errori grammaticali o se ho scritto senza senso. Grazie a chiunque risponderà.

Salve Angela, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL