Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

La sua famiglia non mi accetta

Buongiorno, ho una relazione da tre anni con un uomo di 60 anni. Io ne ho 44, ci siamo conosciuti quando eravamo entrambi separati da tempo, lui senza figli io ne ho tre. Sua Madre, suo padre e sua sorella ( con cui ha un rapporto molto conflittuale e che sembra sia proprio lei che mette su I genitori contro me), non mi hanno mai voluta nemmeno conoscere, proprio perché mi hanno messo addosso un marchio, un' etichetta, TRE FIGLI. Non conviviamo ma abitiamo vicini, io sono completamente indipendente economicamente e nella gestione dei ragazzi. Di me e ripeto senza conoscermi ne hanno dette di tutti i colori, che gli avrei rovinato la vita, che me ne sarei approfittata dandogli dopo un calcio nel sedere quando sarebbe diventato vecchio, a causa di tanta differenza d' eta'. Non li ho mai frequenti, alle ricorrenze....compleanni Natale ecc....sempre andato da solo e vedo che anche quando gli telefonano ed è con me, evita di dirlo....ovvero se siamo a cena, dice " sto' cenando...." se siamo fuori...." sono fuori con amici". Non conosco nessuno dei suoi parenti, sono praticamente inesistente, come fossi un' amante non lo compagna. Adesso succede che sua madre anziana a cui è molto legato è in fin di vita, una madre di cui lui ovviamente si sta' prendendo molta cura. Io non dico mai niente di loro, anzi lo appoggio proprio nella gestione di questo momento doloroso, cercando di stargli vicino, di fargli da spalla, di occuparmi della sua casa, commissioni, cucinare ecc. Mi chiedo il giorno che sua madre verrà a mancare io cosa debba fare, sarei probabilmente fuori luogo presentandomi al funerale, data la situazione, vorrei essergli vicino, anche se lo farei solo per questo, perché umanamente mi dispiace per lui ma io con questa donna non ho legami e purtroppo sono anche stata denigrata senza motivo e mi torna in mente. Non andare allo stesso tempo potrebbe essere interpretato come mancanza. Ho paura persino a parlargliene. Sinceramente mi sto' facendo delle domande.....se sono io che non valgo la pena e per questo mi ha tenuta in un angolo o se come dice lui lo ha fatto per difesa.

Salve Barbara, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che voi possiate avere un dialogo schietto e sincero mediante il quale cercare di scambiare opinioni e vissuti emotivi in merito alla situazione descritta al fine di trovare capire in che momento siete del vostro rapporto e se ci sono eventuali difficoltà.

Ritengo importante che voi possiate richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL