Dott. Francesco Damiano Logiudice

leggi (14)

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Problema psicologico o gastroenterologo?

Salve sono una giovane ragazza che ormai mangia pochissimo, soprattutto da novembre di quest'anno ogni cosa che mangio (anche cose leggere) subito dopo mangiato è come se mi si "impiombassero" nello stomaco, cioè sento come una "morsa" e il fastidio rimane lì per ore e ore... dopo mesi ho capito che se mi piego in avanti con la pancia ed erutto abbondantemente fino a farmi venire il rigurgito in bocca, poi prendo subito Maalox o Gaviscon e magicamente spariscono tutti i sintomi... ma non si può andare avanti così cioè quando mi sveglio la mattina a stomaco vuoto sto benissimo! Vorrei restare così per tutta la giornata veramente! Al massimo faccio colazione poi non ce la faccio a mangiare, vorrei mangiare ma ormai mi viene il rifiuto del cibo per questo problema... comunque andando nello specifico ho fatto una visita Gastroenterologica con tutti gli esami specifici del caso Elicobacter ecc non c'è nulla, mi prescrissero comunque Esomeprazolo da prendere prima di colazione per un mese ma non ci ho risolto nulla, allora ho fatto una gastroscopia lo stesso è veramente tutto ok tranne il cardias beante e quindi appunto mi è stato detto di prendere Gaviscon dopo ogni pasto... in ultima analisi ho fatto una manometria esofagea e lo stesso la motilità ecc è tutto ok.. Io non so più che "pesci pigliare" se fare ulteriormente una Ph-metria delle 24 ore oppure appunto una visita psicologica/psichiatrica anche se io non soffro d'ansia, né depressione ecc solo di ossessioni con conseguenti compulsioni che ora grazie a Dio con la dovuta cura non ho più... grazie infinite a chi risponderà

Salve Valentina, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL