Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Figlio contro il padre

Buongiorno, sono qui a chiedervi un aiuto perché non so cosa fare. Ho un figlio di quasi 15 anni, a cui voglio un bene infinito e con cui ho un bellissimo rapporto: parliamo tanto e ci confrontiamo senza problemi, un po' su tutto. Circa due anni fa, io e suo padre ci siano lasciati. Io e mio figlio ci siamo trasferiti in un paese a circa 10 km ma i rapporti tra lui e il padre sono continuati normalmente nonostante alcune divergenze ( il mio ex tende a mentire, l'ha fatto spesso con me) Il disastro è accaduto poco più di un mese fa. Mio figlio era in rotta con il padre, non mi sono preoccupata particolarmente perché ogni volta le cose si erano sistemate, quindi ho invitato il mio ex a cena così potevano stare un po' insieme e magari riappacificarsi. Durante quella cena, hanno discusso, finché mio figlio è andato in bagno sbattendo la porta, la reazione di suo padre è stato di iniziare a urlare fino a raggiungerlo in bagno dove l'ha afferrato per il collo e le braccia. Ho assistito personalmente ed ero scioccata, mi sono intromessa subito cercando di togliergli le mani, vedevo lo sguardo di mio figlio terrorizzato e stava per piangere. Da quella sera, i loro rapporti si sono interrotti, il mio ex dice che ha sbagliato ma che è umano e pretende il perdono Mio figlio è irremovibile e ha detto che per lui non esiste più. Non so davvero come comportarmi, soprattutto perché non voglio fare ulteriori danni. Vi ringrazio e a spetto un vostro gentile consiglio

Salve Alessia, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare il ragazzo e quanto sia impattante sulla vostra vita quotidiana. Ritengo fondamentale che entrambi possiate ritagliarvi uno spazio al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarvi ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che vi impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarvi a parlare con voi stessi utilizzando parole più costruttive.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL