Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Non so se il problema sono io, forse è stanco di me?
Buongiorno Premetto che ho 53 anni , sono ancora una bella donna e sono sposata da 30 anni. Ho 3 figli, 29, 26 e 12 l'ultima voluta fortemente voluta da mio marito. Dodici anni fa ho subito un tradimento ( diciamo che ho scoperto che si telefonava con un altra subito dopo che è nata l'ultima mia figlia), per me è stato uno shock che col tempo non so se l' ho superato. Nel frattempo lui ha avuto problemi di prostata e tra noi non c'è stato qualche problema, io mi sentivo rifiutata, ho cercato di superare anche questa e diciamo che le cose sono andate un po meglio. Nel frattempo io ho conosciuto un altro uomo dove abbiamo solo parlato, con lui posso parlare di tutto con mio marito invece non si può parlare, ogni volta che cercavo di capire lui si arrabbia. Premetto che questo altro uomo è solo un amico niente più. Mio marito ha scoperto che parlo con un altro uomo e la cosa gli ha dato molto fastidio. Sembrava nonostante tutto che le cose andassero meglio, ma ultimamente ho scoperto per caso che guarda video porno e sinceramente ci sono rimasta male. Sono delusa perché a me piace far l'amore con lui, ma adesso non so più. Non riesco a capire. Abbiamo una piccola attività e lavoriamo insieme , e tutto adesso mi sembra più pesante. Non so se il problema sono io , forse è stanco di me. Ho anche pensato di lasciarlo.
Salve Irene, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL