Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Perché devo farmi andare bene che mi lascia sola?
Buonasera, scrivo perché sto con il mio convivente da 23 anni, ma siamo sempre un pò in crisi. Non si comporta bene ( tipo non vuole fare le foto con me da mettere sui social, salvo poi scoprire che le mette da solo), mi arrabbio, gli dico che se non mi ama più, possiamo pensare di lasciarci… e lui chiede scusa, dice che mi ama, abbiamo fatto progetti, un figlio… Per il weekend era programmato di andare al mare con nostro figlio per una fiera, ma un nostro gatto era malato e io avevo la cistite. Gli ho detto che potevano andare ( anche perché l’alternativa sarebbero stati musi lunghi e recriminazioni) e pensavo che decidesse di restare a casa. Invece sono partiti, io ero sola a casa coi gatti, e quando sono tornati domenica sera, si è messo a guardare la partita. Ovviamente io mi sono “ raffreddata”, non gli chiederò più come sta sua madre ( era tra le cose che mi rimproverava che non facevo e che giustificherebbero il suo allontanamento) e non sono contenta. Stasera, tutto tranquillo mi ha detto che giovedì va a giocare a calcetto e gli ho detto:” Ok”. Poi mentre parlavamo di una mia amica che non mi ha telefonato, gli ho detto:” Adesso cambio registro. Sono stufa di fare tutto per tutti e di non essere ricambiata”, lui ha capito che era rivolto a lui, e non ha detto niente. Poi è andato a lavorare. Mi ha mandato un messaggio a cui ho risposto che dovevo fare l’areosol. Poi un altro, che non ho guardato. Sinceramente sono molto molto delusa: dopo i litigi e la pace, passa 1 mese e c'è qualche altra novità. Gli ho detto a settembre che non credevo mi amasse più e che anche io non sapevo se lo amavo, che non ero contenta. Ha cambiato atteggiamento per 1 mese e poi siamo di nuovo qui a ripetere le stesse cose. Sinceramente sono un po’ stanca dei suoi comportamenti infantili ed irresponsabili. Non posso e non voglio stare con la “ pistola puntata” per ottenere comportamenti che sarebbero “ normali” tra 2 persone che si amano. Non è che si devono chiedere le cose, è bello quando l’altro le fa liberamente. Cordiali saluti.
Salve Giovanna, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL