Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Aiuto i miei mi opprimono e non so che fare
Ciao sono Elena e ho 18 anni, sono figlia unica, con i miei genitori ho sempre avuto un rapporto travagliato e difficile. Mi hanno sempre fatto venire mille paure su qualsiasi cosa, ad esempio sull'uscire di casa o su frequentare amicizie e ragazzi, ogni amicizia che ho avuto me l'hanno rovinata, ad esempio, volevano a tutti i costi il loro numero e poi ogni volta che uscivo con loro tartassavano il loro telefono di chiamate e sul mio non chiamavano affatto, così facendo le mie amiche si stufavano e non uscivano più con me. Poi sono sempre stati genitori aggressivi, violenti e disfunzionali, tra insulti e botte per farmi capire le cose da quando andavo all'asilo fino ad oggi e non solo in casa ma spesso anche in pubblico, come quando alle elementari mi menavano e insultavano li davanti a tutti per un voto sbagliato o per una nota, e la cosa brutta è che in quella classe mi bullizzavano tutti ed ero sola e con questo avevano solo altri spunti per prendermi in giro, o come quando alle superiori per aver "tagliato" una volta in quattro anni perché ero stanca hanno presa, portata nella piazza di scuola e mi hanno presa a schiaffi davanti a tutti professori e compagni, anche se in quella scuola avevo voti altissimi ed ero tra le migliori, per un errore mi hanno fatto del male, di nuovo, davanti a tutti calpestando la mia dignità. Per le settimane seguenti le persone non facevano che provare pena per me e a compatirmi che è una cosa che detesto. A 16 anni mi sono messa con il mio attuale ragazzo e anche li hanno dovuto fare spettacolo, a cominciare quando si sono presentati nel parco in cui sapevano dove fossimo io e lui per presentarsi anche gli avevo chiesto di aspettare qualche settimana, quando gli hanno chiesto il numero e ora ogni volta che usciamo tartassano lui di chiamate e a me neanche l'ombra di un messaggio, o quando mi hanno malmenata trascinandomi per terra e strappandomi i capelli e riempiendomi di lividi davanti a lui che è rimasto inerme senza capire nulla, o quando all'improvviso settimane fa hanno deciso che lui non deve venire mai più a casa nostra quando loro non ci sono togliendoci la nostra privacy alla quale tenevamo così tanto, oppure quando i miei genitori hanno conosciuto i miei suoceri mia madre ha deciso di dire delle cose orribili e non vere sul mio conto a mia suocera che ha preso le distanze da me, al fatto che sparlano del mio ragazzo ma poi quando lo vedono gli fanno i complimenti. Ad oggi io sono stanca della mia vita e stanca di tutto, mi hanno fatta crescere con tanti traumi, ho tanta rabbia che non so come sfogare, quanto mi vengono gli attacchi di rabbia sono aggressiva e mi rendo conto che se sono così e perché loro mi hanno cresciuta così tra botte e insulti e la cosa che mi fa rabbia è che loro sono fermamente convinti che sono dei genitori stupendi che non mi hanno fatto mancare nulla, ma ciò non è affatto vero. Ho tanti attacchi di panico e sin da piccola ho sempre avuto pensieri sul suicidio, ho problemi con il cibo perché mia madre anche se ero magra mi ha sempre detto di essere grassa, mi sento così male che vorrei sprofondare. aiutatemi vi prego, che posso fare?
Salve Elena, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL