Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Perchè mi sono comportato in questo modo? Provo vergogna per ciò che ho fatto

Salve dottori, sono un ragazzo di 20 anni e quasi 1 anno e mezzo fa ho iniziato a frequentare l'università. Mi sono trasferito in una grande metropoli a 800km dal mio piccolo paese. Premetto che sono un ragazzo con pochi amici, ma veri. Arrivato in città, scelgo di alloggiare nella residenza universitaria. Desideroso di conoscere nuove persone e possibilmente trovare la mia anima gemella, scarico una nota app di incontri, ed è qui che faccio la conoscenza di un ragazzo originario del centroamerica che mi è parso da subito simpatico, dolce e carino sotto tutti i punti di vista. Fin dall'inizio c'è stata una grande intesa tra di noi e un incontro dopo l'altro è scattata la scintilla che ci ha fatto innamorare. Io non ero mai stato fidanzato ed era la prima volta che facevo esperienza di un sentimento cosí forte. Lui è gentile, premuroso, molto intelligente e insieme c'era una sintonia che avvertivamo entrambi. Lui è più grande di me di 4 anni e mezzo, è in Italia da qualche anno ma parla benissimo la lingua; ha un lavoro molto stressante che gli occupa la maggior parte della giornata, deve inoltre badare a sua nipote piccola, prendersi cura della zia, della madre e contribuire attivamente alla vita del suo nucleo familiare vista l'assenza del padre. Ad ogni modo, riuscivamo a vederci anche più volte alla settimana, messaggiando tutti i giorni regolarmente e alcune volte ci sentivamo in chiamata/videochiamata. Fin da subito abbiamo messo le cose in chiaro: vogliamo entrambi una relazione seria, senza "coppia aperta" o "esperienze di una settimana" o cose del genere. Successivamente ho anche fatto coming out con la mia famiglia e ho presentato il mio ragazzo ai miei amici più stretti cosí come aveva fatto lui con me. Passarono cosí quasi 6 mesi di relazione in cui ci vedevamo spesso per delle passeggiate o pomeriggi di shopping o semplicemente pranzi e cene insieme, talvolta anche nel mio alloggio universitario per un film e cucinare. La mia storia d'amore andava a gonfie vele, mi sentivo bene quando ero con lui, non aspettavo nient'altro che vederlo e passare del tempo con lui. Anche in università andava bene perchè avevo la mia cerchia ristretta di amici/amiche con cui stavo bene. Un giorno, navigando su una nota piattaforma social, mi imbatto in alcuni post di ragazzi molto prestanti dal punto di vista fisico e metto qualche like. Un ragazzo brasiliano tra questi mi contatta in privato. Non vedrò mai dal vivo questo ragazzo perchè abita in Brasile. Intanto continuo a passare del tempo con il mio fidanzato e, approfittando dell'assenza del mio coinquilino in determinati giorni, ci concediamo dei momenti di stretta intimità. Nel frattempo il ragazzo brasiliano inizia a contattarmi sui social e (forse questo è stato il mio errore) inizio una conversazione con lui. Ovviamente c'era la difficoltà della lingua ma ci mandiamo messaggi di apprezzamento fisico a vicenda (lui sapeva che io ero fidanzato, gliel'avevo detto subito) e io (molto stupidamente) inizio a commentare alcuni suoi post con dei cuori, con frasi del tipo "sei bellissimo" e addirittura con un "Ti amo". Per questo ragazzo brasiliano non provavo alcun sentimento di amore ma soltanto ammirazione fisica. Tutto ciò va avanti fin quando, dopo quasi un anno di relazione, il mio fidanzato scopre i like e i commenti e mi lascia. Ho provato profonda vergogna per ciò che avevo fatto fino ad allora: quei commenti e quei like non rispecchiavano i miei sentimenti verso il ragazzo brasiliano e verso tutti gli altri a cui avevo messo i "mi piace". Preso da un misto di rabbia, delusione, vergogna, paura e tristezza, elimino tutti i commenti e i like, disinstallo instagram e invento una scusa dicendo che non ero stato io a scrivere quei commenti (fornendo anche delle prove totalmente false) e che i like li avevo messi "a cuor leggero" e per me non avevano nessun significato "profondo": il mio ragazzo non ci crede. Fatto sta che ci sentiamo sempre più di rado, incontrandoci sporadicamente senza mai affrontare di nuovo l'argomento (lui dice che ormai è il passato e che non ne vuole più parlare). Lui mi manca sempre da morire e vorrei ritornare insieme. Ciò che vorrei sapere è il perchè del mio comportamento... Adesso faccio sempre tanta fatica a riconoscermi in quella persona che scrive quelle cose sotto i post di un ragazzo che non ha mai visto dal vivo, di cui non ho mai sentito la voce, per il quale non provo affetto ma solo ammirazione fisica; ripensandoci non farei mai più una cosa del genere. Forse invece riesco a concepire il significato dei like che ho messo (e che forse continuerei a mettere se mi imbattessi in altre foto "belle") ma non riesco a capire il perchè di quei commenti che ho scritto e il perchè mi sia fermato proprio quando lui me lo ha fatto notare. Ma d'altra parte non sapró mai se ad un certo punto avrei comunque smesso di scrivere i commenti, accorgendomi dell' "infantilità" di quel gesto, e cancellandoli prima che il mio ragazzo li avesse potuti vedere. Io adesso, quando mi capita di guardare foto o video di ragazzi esteticamente carini penso soltanto "che bello" e non "lo amo". Se il ragazzo brasiliano avesse vissuto nelle mie vicinanze, credo che probabilmente non avrei nemmeno risposto ai suoi messaggi, anche perchè alcune di quelle persone a cui ho messo like erano della mia zona, mi hanno scritto, ma io le ho prontamente ignorate. Adesso mi continuo ad interrogare sul perchè del mio comportamento di cui mi pento assolutamente e che in nessun modo ripeterei. Grazie in anticipo a tutti coloro che risponderanno e buona giornata!

Salve Matteo, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL