Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Problemi sessuali di coppia
Ciao a tutti, sono una ragazze di 20 anni sono fidanzata da un anno e mezzo con il mio attuale ragazzo, anche primo ragazzo ufficiale. Va tutto bene lo amo e ci amiamo da morire, lo rispetto e penso sia davvero il ragazzo giusto ma qualche problema sta iniziando a sorgere. Penso sia normale che dopo i primi tempi anche se stiamo insieme da poco, la relazione cambi. Partiamo che io ho sempre creduto nella psicologia- sessuologia ecc, mi piace da morire e mi informo con i mezzi che ho il più possibile anche solo per curiosità personale. Il mio ragazzo invece “” non crede”” partendo da questo presupposto dico che io ho sempre pensato e diciamo ho notato che nei primi mesi c’è una fase dell’ innamoramento, cioè va tutto a gonfie vele. Zero problemi e tutto è perfetto come nelle favole. Diciamo che tuttora è così tranne che nel sesso secondo me, capisco che i primi tempi siamo primi di passione, ricordo che si faceva con piacere anche 2- 3 volte al giorno a volte. E capisco che possa essere una fase iniziale appunto e che non sarà per sempre così. Ma ad oggi sento che qualcosa non va, partiamo dal presupposto che non ho la possibilità economica di andare da una sessuologa per il problema che ho, non riesco mai ad avere un orgasmo, neanche da sola ne con la stimolazione del clitoride, ne con sex toys, non riesco in nessun modo, questo all’inizio soprattutto per il mio ragazzo era un momento di frustrazione perenne perché si provava in tutti i modi e non ci si riusciva. Per me non lo era anche perché non mi ero mai posta il problema, per me è la prima relazione ufficiale quindi non sapevo di questo problema. Diciamo che l’ho scoperto insieme a lui, riesco solamente in una determinata posizione di preliminare ma più per fattore mentale secondo me che fisico in se. Tenendo conto di questo il problema per me che si sta creando ora e che penso ci stia allontanando sia la poca voglia che vedo nei suoi confronti di iniziare a fare sesso, anche solo il farmi capire che vorrebbe. Ho provato a parlarne diverse volte, è un ragazzo abbastanza chiuso di carattere ma parlandone mi ha detto che preferisce se vengo io, però a volte mi sento rifiutata da piccoli comportamenti che può avere, e dover andare sempre io per prima, sentirmi rifiutata anche se non spesso ma quelle poche volte è bastato per avermi innescato un meccanismo errato nella testa. Non credo che non mi ami che mi tradisca ecc, però non lo vedo più preso in quel senso, per me se non vieni è perché non ti interessa, se devo sempre venire io un problema c’è. Poi magari viene dopo giorni che io mi sono impuntata nella testa con l’idea di non iniziare io questa volta, e lui dopo giorni e giorni evidentemente ne ha bisogno e viene ma non lo so. Penso ci sia un problema, soprattutto che si stanno innescando comportamenti sbagliati nella mia testa e non riesco a mandar via. Penso che mi servirebbe parlare con uno esperto ma non ho la possibilità economica al momento, e penso che questa situazione stia rovinando la mia relazione o che possa comprometterla. Ah partiamo dall’idea che i primi mesi non ricordo se ero sempre io ad andare verso di lui o no quindi non saprei fare un confronto per dire se è cambiato qualcosa da allora in questo senso ma non credo fossi solo io, sennò si sarebbe innescato questo comportamento dall’inizio. Se c’è qualcuno che mi può dare una mano lo ringrazierò a vita!
Salve Lucia, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL