Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Ho tradito l'amore della mia vita e ora vorrei morire per i sensi di colpa
Sono una ragazza di 28 anni, fidanzata con un ragazzo meraviglioso da 7 anni e a breve andremo a vivere insieme. Il nostro rapporto è sempre stato perfetto, amiamo viaggiare e ci divertiamo molto insieme, siamo complici e lui è l'unica persona su cui possa contare davvero e io so di amarlo davvero. Abbiamo un unico problema, lui passa molto tempo al cellulare e quindi in molti momenti ho dovuto chiedergli di staccare gli occhi dallo schermo e di prestarmi più attenzione. 7 mesi fa per motivi di lavoro mi sono dovuta trasferire, controvoglia, in un'altra regione. Non sapevo quanto ci sarei dovuta rimanere, ho vissuto momenti molto dolorosi, era la mia prima volta lontana da casa e dal mio fidanzato. Ho affrontato il tutto come una persona debole, non mangiavo, bevevo alcol quasi tutti i giorni e non dormivo serenamente. Per sopravvivere in questa nuova città mi sono aggrappata ad una persona, un collega, stimolante intellettualmente e con il quale volevo costruire solo un'amicizia. Lui voleva di più, nonostante io non provassi attrazione per lui, dopo tanti tanti rifiuti ho ceduto, una sola volta. Durante l'atto ero completamente assente, come se la mia mente fosse lontana e fossi solo una spettatrice, completamente passiva. Ho pensato e ripensato a quel momento per cercare una spiegazione, forse non volevo perdere l'unica persona che avevo in quella mia nuova quotidianità con l'ennesimo rifiuto. Dopo il fatto ho tagliato tutti i ponti provando solo tanto disgusto per quella situazione. 5 mesi fa finalmente sono riuscita a tornare definitivamente nella mia città ma non riesco a capacitarmi di quello che ho fatto: sicuramente mi piacevano le lusinghe del mio collega, sono una persona profondamente insicura, ma mai e poi mai avrei voluto che sfociassero in altro. Ora che sono tornata vicino al mio compagno non riesco a non pensare a questo tradimento orribile e non so se confessarglielo ma so che rovinerà tutto e ne sarebbe distrutto ma non riesco neanche facilmente a tenerlo dentro di me, è un pensiero costante di ogni giorno che mi impedisce di godermi serenamente le mie giornate ma soprattutto la mia relazione, non riesco a capacitarmi di come possa aver rovinato la cosa più bella della mia vita. Vi ringrazio in anticipo
Salve Susi, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL