Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Da cosa nasce tutto questo?

Salve, dire che il mio problema sono gli adp è riduttivo. Agoraphobia, insicurezza, mancanza di autostima... Infine qualche nota di depressione. Sono accaduti eventi negli ultimi 2 anni che hanno riportato alla luce tutte queste cose, in modo violento e incontrollabile. Ma già buttavano alla porta, dopo una latenza di 25 anni, epoca dell'anoressia. Ora ne ho 47. Marito meraviglioso nonostante i suoi difetti, 3 bambini fantastici, salute mediocre ma non mi lamento, i miei figli stanno bene ed è questo che conta. Ma riesco a stare serena solo in compagnia di mio marito e mia madre, con la quale però ho da sempre un complesso rapporto conflittuale. Mio padre potrebbe riempire i vuoti della mia psiche ma è più comodo far da tappezzeria e delegare gli altri. Lui c'è solo in caso di emergenza. Invece mia madre c'è, ma ad un certo punto scompare. Ha qualcosa di più urgente e importante di me. Così è stato al matrimonio, alla nascita di tutti i miei figli, nei problemi che ho avuto di recente. Lei c'è poi sparisce perché qualcos'altro è più importante. Anche se questo ti mette nei guai. Io non riesco da due anni a viaggiare, stare negli spazi aperti, entrare nei grossi supermercati, camminare a piedi. Così, da oggi a domani. Come un treno che ti stira. Sto facendo a pezzi il morale della mia famiglia, cani compresi. Nonostante EN e Daparox. Niente già fuori porta, niente museo, cinema, centro commerciali, passeggiate, viaggi. Tutto rimasto nel raggio di 5 km da casa e di 100 mt dall'auto. Non ne possiamo più. Aiutateci.

Salve Samuela, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL