Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Perché non dico basta ad una relazione extraconiugale
Vi racconto in breve la mia storia: circa 20 anni (23 per la precisione) all'università conosco un ragazzo. Amici per un po' di tempo e poi fidanzati. Lui per me è stato il primo di tutti i sensi. Dopo circa 2 anni ci lasciamo a causa della lontananza e del suo lavoro (lavoro verso il quale io ho l'ho sempre supportato). Subito dopo la rottura, molto dolorosa per me, lui pur frequentando in modo stabile un'altra mi ricontatta, ci vediamo e diventiamo amanti. Finché io non chiudo questa relazione, convincendomi ad andare avanti. Conosco il mio attuale marito ed inizialmente tutto è perfetto. Dopo circa 3 anni l'ex si fa sentire di nuovo, mi chiede di rivederci. Io ci vado convinta di saper gestire le mie emozioni ed invece no. Abbiamo fatto sesso di nuovo come se non il tempo fosse fermo a tre anni prima. Poco dopo lui è single e mi dice che vuole me ma non gli credo e non lascio il mio compagno. Continuiamo a vederci a singhiozzo e sempre su sua iniziativa. Circa 10 anni fa decido di seguire il mio compagno in un'altra regione, mettendo 700 km di distanza tra me lui. Non bastano, ci sentiamo e ci vediamo non appena possibile. È sempre tutto terribilmente passionale e naturale. Ci sentiamo sempre su sua iniziativa, lui mi manda un messaggio e tutto riparte, sesso e chiacchiere come vecchi amici: relazioni ufficiali, avventure (le sue con altre), lavoro. Insomma un po' di tutto. Negli ultimi anni non ci sono stati incontri solo lunghi incontri telefonici. Razionalmente capisco che lui non è solo e capisco anche i suoi momenti di difficoltà. Non chiedo nulla sulla sua vita, perché devia il discorso. Nell'ultimo mese ci siamo sentiti spesso e lui mi confessa di esser sposato da 9 anni e di avere 2 figlie. Mi dice che me lo ha detto perché si sentiva in difetto con me e non sarebbe riuscito a guardarmi in faccia. Mi chiede con insistenza di vederci, mi contatta anche se è in casa.... Pur avendo immaginato che fosse impegnato sentirselo dire mi ha destabilizzato. La carica sessuale che ci lega è molto forte e poi con lui riesco a lasciarmi andare. C'è sempre stata una strana sintonia tra noi anche quando eravamo insieme. Perché non riesco a dirgli di no? Perché non sono riuscita a chiudere in modo definitivo con lui? Grazie mille
Salve Mariagrazia, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL