Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Voglio rimediare ai miei errori con lui

Gentili dottori, Sono una ragazza di 21 anni e vorrei analizzare con voi questa situazione. Circa tre anni fa ho conosciuto questo ragazzo di 11 anni più grande di me. Voglio usare un nome fittizio per riferirmi a lui durante questo consulto: Davide. Davide è un uomo di 33 anni, fa l’attore (e nient’altro) ed è un ragazzo buono, umile e premuroso. Io e Davide ci siamo frequentati per un mese, tre anni fa, dopo il quale inizio a distaccarsi per poi finirla dicendomi “sto bene con te, ma non è scattata la scintilla. Soprattutto perché a me è difficile che scatti.” Dopo questo breve periodo insieme, non ci siamo più sentiti e abbiamo fatto esperienze completamente diverse. Lui si divertiva e io mi ero fidanzata. Dopo tre anni (cioè l’anno scorso, di questo tempo), ci siamo ritrovati. Un po’ per curiosità di entrambi di rivederci. La prima cosa che mi era venuta in mente di dirgli, non appena lo vidi, era che non avevo intenzioni serie e di impostare il nostro rapporto come un’amicizia speciale, in cui ci vedevamo sporadicamente e vivevamo l’intimità. Quando l’ho rivisto però ho avuto da sempre la sensazione che volesse qualcosa di più serio. Io ero presa da altro e quindi non gli prestavo molta importanza. I nostri incontri erano caratterizzati da una passione intensa e una complicità fuori dal comune. Il risultato è che lui divento molto più interessato di me che io di lui. A un certo punto, ho iniziato a frequentare un altro ragazzo, molto diverso da lui. A differenza di Davide, questo ragazzo è molto benestante. Ha una macchina costosa, offre cene importanti e spa lussuose. Quando ne avevo parlato con Davide, sembrava molto turbato dalla relazione e mi mandava segnali di gelosia, come se volesse un rapporto esclusivo con me. Quando io e l’altro ragazzo siamo diventati più intimi, Davide si è allontanato da me definitivamente. Dopo mesi in cui non ci siamo più cercati, io ho riprovato a ricontattarlo più volte, ma lui non sembrava più avesse lo stesso interesse per me. Anzi sembrava sorpreso e infastidito. Ho cercato di invitarlo in vacanza con me e le mie sorelle, ho cercato in tutti i modi di fargli capire cosa provavo realmente per lui. Perché in tutto questo tempo ho capito che sono innamorata di lui. Davide ha smesso di volermi, di desiderarmi e di voler costruire qualcosa insieme. L’ultima conversazione risale a qualche giorno fa. Mi ero decisa a riscrivergli e gli ho chiesto se poteva venirmi a prendere per passare una serata insieme, come ai vecchi tempi. Ha iniziato a domandarmi insistentemente degli altri ragazzi con cui mi frequentavo, dei ristoranti e delle spa di lusso. Mi ha detto “perché vuoi vedermi quando fai tutto questo con gli altri?”. Quando gli ho risposto che l’unico che voglio è lui, ha iniziato a non credermi, a farmi della bugiarda. Mi ha detto di essere focalizzato sulla sua carriera e sulla sua famiglia. Vuole conoscere una donna per mettere su famiglia e quando gli ho detto che sarei stata disposta a fare una pazzia e a dargliela io, mi ha detto che non siamo fatti per stare insieme. Mi è crollato il mondo addosso. Non mi rassegno ad averlo perso per sempre. Ho avuto attacchi di panico e ansia forte. Non dormo più la notte perché mi sveglio di soprassalto con la tachicardia aspettando un messaggio suo. La mia parte logica se che questo non succederà mai, ma il mio cuore si rifiuta di accettare di averlo perso per sempre. Ho avuto attacchi di panico e ansia forte. Il mio cuore si rifiuta di accettare di averlo perso per sempre. Vorrei poter rimediare ai miei errori, dargli tutto quello che non gli ho dato in questi mesi. Come posso fare per riprendermelo, per fargli capire che sono cambiata o che sono disposta a cambiare per lui?

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.

Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.

Comunque ritengo prima di tutto fondamentale che lei si ritagli uno spazio per se stessa per capire Nel profondo quali fattori l'abbiano portata a mettere in atto determinate azioni poiché è solo una piena consapevolezza le consentirà di non ripetere più determinate cose.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL