Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Ho fatto tutto il possibile
Mi chiamo Marco, ho quasi 42 anni - fra 6 giorni sarà il mio compleanno - e .. e non lo so. Sono stato abbandonato da bambino e ho passato quasi 20 anni senza un amico, completamente solo. Ultimamente le cose sono peggiorate. Mi sono innamorato - è successo solo un altra volta - e il senso di impotenza di fronte ad un ennesimo abbandono, mi sovrasta. Sento come se la mia anima sia divisa in pezzi e che tutti quei pezzi facciano parte di un immenso universo di piccole caverne di platone da cui non riesco ad uscire. Non ho paura della morte: ho paura di soffrire. Ho paura della felicità, che ho sfiorato due volte e che ho pagato così tanto cara. Non voglio chiedere cosa dovrei fare, è inutile. Tantomeno, come dovrei sentirmi, .. sono solo un pò di parole su un libro che avete letto qualche tempo fa. Non so nemmeno perchè sto scrivendo quì, probabilmente, per l'idea forse sciocca di un sollievo da questa solitudine emotiva. Ha ragione Woody Allen: la vita è una cosa sinistra. Per essere felici, dobbiamo mentire a noi stessi.
Salve Marco, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL