Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Innato desiderio di sentirmi femminile
Buongiorno, sono Vanessa anche se nella vita sono un uomo. Parto da questa premessa poiché la mia vita da sempre è caratterizzata da questo desiderio di essere donna o almeno di essere il più femminile possibile. Sin da piccola mi mettevo abiti di mia madre e crescendo pur essendo sposata/o ho inserito trucco, depilazione e varie tecniche per essere più femminile possibile. Vi premetto che sono in cura con una bravissima psicoterapeuta che certamente mi aiuta molto, ma ancora mi trovo di fronte a problemi di identità abbastanza seri che non posso esprimere ovviamente in famiglia. Parlo solo di dubbi sul mio genere non sui gusti sessuali poiche' sono abbastanza certa della mia preferenza verso le donne, tale preferenza negli ultimi anni però è diventate una sorta di voler anche essere donna, assomigliare alle donne belle che vedo e vestirmi come loro. La domanda per concludere è la seguente, secondo voi esperti la soluzione al mio problema potrebbe essere? Quella di parlare con un medico endocrinologo sempre ovviamente continuando la cura terapeutica psicologica o il non avere desiderio per gli uomini mi dovrebbe portare a stare tranquilla e continuare a vivere così?? Nelgi ultimi anni questa vita mi sta un po' strettina però modificare il tutto mi porterebbe a perdere famiglia ed affetti. Dall'altra parte il desiderio di femminilità è fortissimo sia esteticamente che psicologicamente ma ripeto non sessualmente!!! Grazie anticipatamente per le risposte che mi darete. Kiss Vanny
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL