Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Mio padre tradisce mia madre
Buongiorno, sono una ragazza di 20 anni. Da quando ho memoria, i miei genitori non sono mai state persone che si dimostravano amore a vicenda. Da ormai quasi 8 anni io e le mie sorelle abbiamo capito che mio padre tradisse mia madre. All'inizio erano soltanto dubbi, ma da almeno 3/4 anni ne abbiamo la certezza, sappiamo anche chi è lei. La cosa peggiore è che mia madre lo sa, ma fa finta di niente perché per come è stata cresciuta il divorzio non è una cosa ammissibile. Questa situazione mi ha sempre fatto stare molto male. Inizialmente mia madre stava male, piangeva tutte le sere, penso che soffrisse di depressione, da uno o due anni invece è come se si fosse "messa l'anima in pace" accettando questa situazione e continuando a fare finta di niente. Mio padre fa quello che vuole, fa vacanze e weekend sempre fuori e senza dire con chi. L'amante, intelligentemente, posta foto dello stesso luogo in cui è lui. Ad esempio questo weekend mio padre è stato fuori anche a dormire perché ha fatto dei giri in bici con dei suoi amici ( è un ciclista). L'amante ha postato delle foto in bici nello stesso luogo. Al rientro di mio padre, mia madre gli ha chiesto se era solo con i suoi amici e lui ha risposto di sì ovviamente. Questo succede veramente spesso, quasi tutti i weekend, ed in estate si fa sempre una settimana via. Questa situazione mi fa stare malissimo e non so cosa fare. Mi da fastidio che si debba fare finta di niente, perché? Perché mia mamma non riesce a reagire? Tengo questo peso dentro di me da circa 8 anni, e vorrei tanto scagliarlo contro mio padre. Io lo tratto abbastanza male, lui se ne accorge ma non sa il perché. Vorrei veramente dirgli qualcosa, ma non so ne cosa ne come. Per favore aiutatemi
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL