Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
La psicoterapia è davvero per tutti?
Ho perso interesse per tutto, non ho più voglia di uscire o avere una vita sessuale, nelle mie settimane peggiori non mi alzo dal letto nemmeno per farmi una doccia o cambiarmi il pigiama, non accendo nemmeno la luce. Notte o giorno, domenica o mercoledì, è tutto uguale, è solo lo stesso giorno che si ripete in loop. Ho provato a farmi aiutare ma se possibile è stato solo peggio, sto al mio secondo anno di psicoterapia e ho cambiato terapeuta tre volte: il primo dopo un anno, mi colpevolizzava dicendo che io avevo scelto di stare così , che era stata tutta colpa mia. Era sempre in ritardo ai nostri appuntamenti o li annullava all’ultimo e altre mille cose, per questo ho deciso di chiudere. Con il secondo mi trovavo bene ma mi ha ghostata di punto in bianco, ho provato a contattarlo più volte ma non ho mai ottenuto risposta. Il terzo è quello attuale, ci vado da un paio di mese ma non ho davvero più la forza di farmi aiutare. Il mio terapeuta è bravissimo si vede, ma mi sembra che non mi ascolti, più che una seduta mi sembra un interrogatorio, decide lui di che si parla e non mi chiede nemmeno come sto o come è andata la settimana. Non riesco a vivere,non riesco a morire e non riesco a farmi aiutare. sono arrivata alla conclusione che non guarirò MAI, sono rotta ed è impossibile aggiustarmi. Non riesco proprio a funzionare come una persona normale, vorrei addormentarmi e non svegliarmi mai più. Credo di non essere fatta per la psicoterapia e questa consapevolezza mi devasta perché se è davvero così non c’è più nulla che io possa fare
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL