Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Non so che mi sta succedendo

Ciao a tutti, è da 6 mesi a questa parte che vivo la mia vita come se ci fosse qualcuno a vedermi, ascoltarli e farsi idee di me. Io so perfettamente che questa persona non esiste ed è solo nella mia mente, non so come spiegarlo, non sono allucinazioni perché so perfettamente che non esiste questa persona, però nonostante questo baso ogni mia parola, movimento come se questa ipotetica persona fosse li a giudicare, per esempio una volta ero con una mia amica e la stavo accompagnando a casa, e quando le ho chiesto se volesse essere accompagnata ho chiesto se non le desse fastidio cosicché questa ipotetica persona nella mia testa sapesse che la mia amica era d’accordo e non fosse infastidita dalla mia presenza, anche se so perfettamente che a lei fa piacere visto che me lo chiede sempre. Tendo spesso a specificare le cose ovvie per questo. Questa cosa nella mia mente certe volte la immagino come se fosse un qualcuno che conosco (es persone di film, amici, familiari) altre volte è una persona random, però non “appare” sempre, ma solo alcune volte, di solito 1/2 volte al giorno e dura per periodi di 1h circa, fin quando non ci penso più. Qualcuno saprebbe dirmi cosa ho, se è normale? Grazie della lettura

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.

Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL