Dott. Francesco Viola

Dott. Francesco Viola

Psicologo Clinico - Psicoterapeuta cognitivo comportamentale in formazione

I miei genitori mi opprimono da sempre

Buongiorno a tutti, sono una ragazza di ben 33 anni in una situazione che è veramente assurda. Purtroppo non sono ancora riuscita ad andare a vivere da sola perché non ho un indeterminato, però lavoro e porto lo stipendio a casa, fino all'ultimo centesimo. Il mio problema è che i miei genitori, soprattutto mia madre, non mi fanno vivere. Non posso andare a fare un viaggio da sola, se esco la sera, lei mi chiama più volte per sapere quando torno, mettendomi in imbarazzo. Se cerco di ribellarmi, è la fine, scenate, litigate, urla, fa leva sui miei traumi infantili e cerca di farmi sentire in colpa, tutto perché magari non ho risposto a una telefonata. Non sono mai andata a fare un viaggio da sola, e ho bisogno di farlo perché potrei morire anche domani e non avrei nessuna esperienza da ricordare. Non so più che cosa fare, ho addirittura pensato di denunciare alla polizia perché a mio avviso questi sono abusi a tutti gli effetti. Ultimamente dei pensieri molti brutti mi affollano la mente, penso che sarebbe meglio morire piuttosto che passare un altro giorno in queste condizioni. Non so più che cosa fare, io voglio solo essere una donna libera di 33 anni, che se decide di partire lo fa senza drammi, se vuole uscire con qualcuno non deve per forza dire con chi è, quando torna e cosa fa. Non ce la faccio più.

Salve, 

Mi dispiace molto per la sua sofferenza e la ringrazio per aver condiviso il suo vissuto. Sicuramente, come lei dice, è ormai una donna matura che ha il pieno diritto di vivere la propria vita come meglio crede. Credo di aver compreso che lei questo lo abbia ben presente. Detto ciò, perché non decide di farlo e basta? Sarebbe utile comprendere e analizzare il motivo per cui non agisce in tal senso nonostante la voglia di farlo sia presente e cosciente. Purtroppo non possiamo trovare risposta o altri spunti in uno spazio così ristretto, ma, ad ogni modo, potrebbe essere già un punto di partenza. Interrogarsi sul perché non agire. Perché poi avvengono litigi? Basta così? Cosa comportano questi litigi? Come mai è così grave litigare con i propri genitori? Potrebbero essere dei buoni interrogativi. 

La ringrazio nuovamente 

Cordialmente 

Dott. Francesco Viola 

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Psicologa, Psicoterapeuta, Psicoanalista - Bologna

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