La malattia porta ad allonatnarsi nel rapporto intimo
Buongiorno sono un uomo di 42 anni sposato con una donna che amo tantissimo.
Da alcuni mesi mia moglie e malata di fibromialgia, con dolori diffusi e stanchezza cronica, e il suo pensiero costante al non capire del perchè non sta bene, la tiene lontana con la testa al nostro rapporto.
Questo la distrae da tutto ma sopratutto influenza molto il nostro rapporto intimo, non desidera che la cerco per fare l'amore.
A volte riesco a essere indifferente e stargli vicino senza cercarla fisicamente, ma come uomo ho bisogno di lei di sentirla presente, di sentire che anche lei abbia il desiderio di fare l'amore, ma in questo periodo non avviene.
Io cerco di parlane con lei ma lei si altera, dicendo che io penso solo a quello.
Ho paura che questa situazione non migliori, ho paura che lei non torni più a essere serena e coinvolta nel nostro rapporto di coppia.
Nelle patologie croniche spesso si assiste ad un'alterazione della sfera sessuale. A seconda della patologia, possono nascere delle problematiche correlate che interferiscono con i rapporti sessuali in modo diretto o indiretto. Per esempio, nel caso dei tumori, alcuni trattamenti di cura possono portare alla menopausa anticipata, o alla secchezza vaginale, o a stanchezza e dolori diffusi. La donna vive il sesso in modo molto differente dall'uomo. Mentre per quest'ultimo è sufficiente solitamente un piccolo stimolo di natura sessuale per creare eccitazione, la donna ha bisogno di più tempo e più stimoli (in linea di massima). Ne consegue che, se i dolori cronici tipici della fibormialgia impediscono di concentrarsi sulle sensazioni corporee date, per esempio, dai preliminari, sarà molto difficile che la donna raggiunga un livello di eccitazione tale da vivere serenamente il rapporto sessuale vero e proprio. Questo potrebbe anche portare al rifiuto di qualsiasi forma di contatto perchè "tanto non ho voglia".
Il consiglio è di parlare del problema con i medici che l'hanno in cura per la fibromialgia, spiegando come la malattia abbia influito negativamente sulla vostra vita sessuale. Questa sfera della vita di coppia è molto importante e i medici non possono ignorare la sua richiesta.
Oppure potrebbe rivolgersi inizialmente ad un ginecologo, seguire le indicazioni e poi, eventualmente, contattare uno psicologo specializzato in sessuologia.
Le soluzioni a questo problema ci sono, basta iniziare a parlarne con qualcuno che possa aiutare.