Relazioni di coppia: quattro segnali di allarme
Secondo uno dei più autorevoli studiosi della coppia, John Gottmann, è possibile predire la fine o meno di un matrimonio sulla base delle dinamiche conversazionali che i coniugi mettono in atto. La modalità con cui una coppia affronta e gestisce la discussione rappresenta un indizio importante per predire la sopravvivenza della coppia stessa.
Quali sono, dunque, i segnali ai quali prestare attenzione per non far naufragare un matrimonio?
Vediamoli nel dettaglio uno ad uno.
Il primo aspetto cui far riferimento è la critica. Ci saranno sempre lamentele nei riguardi del vostro partner ma esiste una differenza sostanziale tra esprimere una lamentela e fare una critica. La lamentela ha per oggetto un’azione specifica o un comportamento specifico. La critica, invece, è più globale e prende di mira il carattere e la personalità del partner. Ad esempio, dire << Sono arrabbiata perchè ieri sera non hai lavato i piatti. Era il tuo turno>> è una lamentela. Affermare, invece: << Sei un caso perso, non ti importa mai niente, eppure te l’ho detto mille volte>> è una critica perché non sottolinea la mancanza di una specifica azione richiesta ma generalizza, trasformandosi in un attacco diretto alla persona.
Affrontare e gestire le discussioni attraverso critiche continue, apre la strada al secondo campanello d’allarme: il disprezzo.
Umiliare, insultare, prendere in giro rappresentano tutti modi in cui manifestare all’altro il proprio disprezzo. Pensare di risolvere un problema in questi termini è assai improbabile perché il disprezzo trasmette disgusto e questo conduce ad una maggiore quantità di conflitti anziché a tentativi di riconciliazione.
Il terzo segnale è rappresentato dall’atteggiamento difensivo. Trovare perennemente scuse e giustificazioni ai propri errori e mancanze porta l’implicito messaggio: “il problema non sono io ma sei tu”.Tutto ciò non fa altro che inasprire ancora di più il conflitto. Queste tre dimensioni -critica,disprezzo e atteggiamento difensivo- non sono solite presentarsi secondo un ordine predeterminato ma si alternano come in una sorta di staffetta continua.
Ultimo ma non per importanza è l’ostruzionismo. Trincerarsi dietro ad un silenzio assordante, evitare di guardare negli occhi l’altra persona mentre si sta parlando, fare finta di niente, alzarsi e andarsene sono tutti segnali tipici del quarto campanello d’allarme. Solitamente, tende a presentarsi in coppie nelle quali le espressioni di negatività sono ormai ben consolidate.
Ecco dunque che imparare a cogliere questi aspetti e apprendere modalità più funzionali di discussione, aiuta i partner a far sì che il confronto non diventi distruttivo bensì un’opportunità di scambio e miglioramento.
Psicologa, Operatore clinico di Training Autogeno, Mindful Eating Trainer. Esperta in Parent Coaching - Chieti
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