Dott.ssa Gabiria Mucci

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Dott.ssa Gabiria Mucci

Psicologa, Operatore clinico di Training Autogeno, Mindful Eating Trainer. Esperta in Parent Coaching

La prima strategia utile per combattere l'attacco di panico

L’attacco di panico è un episodio d’ansia molto intenso, durante il quale la persona colpita vive uno stato di profondo malessere dovuto alla repentina comparsa di sintomi di natura fisica e cognitiva.Tachicardia, sudorazione, tremori, senso di nausea, vertigini si alternano alla paura di morire, di impazzire, di perdere il controllo o di comportarsi in modo bizzarro.

Una prima strategia utile alla quale fare ricorso per bloccare un attacco di panico, nel momento della sua comparsa, è quella di concentrarsi sulla respirazione. Durante un attacco di panico, la persona tende a respirare in maniera scorretta, facendo respiri troppo veloci oppure troppo profondi rispetto ai bisogni dell’organismo in quel momento, arrivando in tal modo ad una condizione definita di iperventilazione.

Uno dei sintomi più angoscianti causati dall’iperventilazione è la sensazione di mancanza d’aria. Questa sensazione può indurre la persona a cercare di respirare ancora più profondamente e/o velocemente, causando un peggioramento della sintomatologia percepita.

Nel caso, dunque, di un attacco di panico, la prima cosa da fare è quella di interrompere quello che si stava facendo e portare l’attenzione al respiro. Esiste una tecnica specifica, denominata tecnica del respiro lento, che se applicata ai primi segnali d’ansia e panico, può essere di grande aiuto per far sì che la condizione non peggiori.

La tecnica del respiro lento è la seguente:

  • Interrompi quello che stai facendo e siediti o appoggiati a qualcosa,
  • Trattieni il fiato (senza prima fare un respiro profondo) e conta fino a 10 (o meglio 1001, 1002, 1003 ecc...),
  • Quando sei arrivato a 10, lascia uscire fuori l’aria e dì a te stesso mentalmente “Mi rilasso” in modo calmo e tranquillo,
  • Inspira ed espira lentamente in cicli di 6 secondi: inspira per tre secondi ed espira per tre secondi. In questo modo si fanno circa 10 respiri completi al minuto. Di a te stesso mentalmente: “Mi rilasso” ogni volta che espiri.
  • Ogni minuto trattieni di nuovo il fiato per 10 secondi, poi riprendi a respirare in cicli di 6 secondi e continua così fino alla scomparsa dei sintomi e non senti che la tua ansia si sia abbassata.

La strategia del respiro lento è solo una tecnica per bloccare un attacco di panico nel momento della sua insorgenza. Riconoscere il tipo di respirazione che adottiamo è sicuramente un primo passo per capire se siamo soliti respirare in maniera corretta oppure no, specialmente poi in condizioni di ansia e stress dove tutto si amplifica.

In generale, è bene ricordare che la manifestazione di un sintomo è sempre indice di un messaggio che il nostro corpo ci sta inviando e sta a noi scoprire qual è il significato che c’è dietro. 

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