Crisi cicliche all'interno delle relazioni
Buongiorno, mi scuso anticipatamente per la lunghezza del messaggio. Ho 35 anni e, da quasi tre anni e mezzo, ho una storia con una ragazza 39enne che mi ha permesso per la prima volta di essere me stessa (la mia prima vera storia omosessuale), ha migliorato la mia persona e che mi ha sempre rispettato e sostenuto. Una persona che comunque tiene molto ai suoi spazi e, da parte mia ha sempre ricevuto amore, rispetto ed attenzioni. Nel corso di quest'estate, ha iniziato ad essere più distante, ma complice il suo stressante e pesante lavoro (stagionale nel campo turistico) non ho dato particolare peso alla situazione. Da fine agosto abbiamo iniziato a vederci sempre meno e, percependo la stanchezza, ho proposto di lasciarle i suoi spazi per consentirle di riposarsi al meglio (proposta che è stata accettata ringraziandomi per la comprensione). Da quel momento abbiamo comunque continuato a telefonarci tutte le sere e a scriverci durante le sue pause o a fine lavoro (anche se in un modo un po più freddo). Alla fine di settembre, dato il termine del suo contratto, ho proposto di vederci per fare qualcosa insieme, ma dopo una prima risposta affermativa, non abbiamo fissato una data. Completamente priva di speranze sulla prosecuzione del nostro rapporto, lo scorso venerdì le ho scritto se questa sua "lontananza" dipendesse da problemi fra noi o dal brutto periodo che stava passando in generale... La risposta è stata che "non stando bene vuole stare sulle sue. Che capisce che anche la mia situazione non è per niente bella. Ma non sa proprio cosa fare, che sicuramente nn vuole perdermi, ma nello stesso tempo sente il bisogno di star da sola per tornare a star bene con se stessa. Il lavoro non c'entra nulla e ha sempre avuto queste ricadute nelle sue relazioni, in cui arriva un momento in cui non riesce più a dar nulla. Infine ha aggiunto che non vuole far male a nessuno, soprattutto a me." Nel massimo rispetto (e sollevata dal fatto che comunque non intende almeno temporaneamente lasciarmi) le ho comunicato che non intendo perderla, concedendole il tempo di cui avrà bisogno. Ho aggiunto che ci sarò per ogni cosa, ma che nel frattempo avrebbe dovuto scrivermi/telefonarmi solo se lo volesse davvero e non per una sorta di abitudine. Ho fatto la cosa giusta? Che significato posso attribuire al suo messaggio? Mi ha, in modo sottinteso, chiesto una pausa (che non ho esitato a concedere)? Sono certa non ci siano terze persone Ringrazio chiunque vorrà gentilmente concedere un parere.
Ciao Valentina, innanzi tutto mi complimento con te per il coraggio di scrivere, perché non è certo semplice chiedere aiuto.
Da come leggo è la tua prima storia sentimentale omossessuale che vivi serenamente, posso supporre quindi che per “essere te stessa” hai dovuto faticare sicuramente molto.
Ma quello che conta ora, è che tu sappia bene che cosa desideri, che appare evidente.
Non possiamo sapere, se la tua ragazza stia male per un normale periodo di transizione o se invece possa aver paura di un rapporto che cresce e diventa più impegnativo, oppure se l’amore possa essere finito.
Comunque, se si trovasse a vivere dei momenti di difficoltà per comprendere ciò che sta succedendo si può certamente rivolgere ad un professionista, che la potrebbe aiutare.
Per quanto riguarda invece la tua vita con lei, credo che tu da come ti sei offerta a starle vicino, accettando una pausa, hai compreso le sue difficoltà attuali e ti sei data disponibile.
Eventualmente, se lei accettasse, potresti proporre una terapia di coppia, ma credendoci ambedue.
Ritengo comunque che tu abbia fatto la cosa giusta, quindi magari ogni tanto chiamala, senza essere assillante e falle sentire il tuo amore per lei, inoltre puoi provare a chiederle di uscire, ma sempre con molto tatto e senza insistenza.
Ti auguro che tutto vada per il meglio e possiate rimettervi nuovamente insieme.
Gabriele Olivieri
Psicologo Psicoterapeuta