Da sempre soffro di ansia da palcoscenico.
Sono un musicista di quasi 46 anni. Da sempre soffro di ansia da palcoscenico. Mi sono sempre sforzato di affrontare le situazioni, i concerti, cercando di superare il problema ma ogni volta è una sofferenza atroce e non mi diverte proprio più suonare in pubblico. Il problema si manifesta anche in situazioni banali, nelle quali magari devo suonare delle cose semplicissime che non richiedono impegno tecnico alcuno. Per esempio se devo suonare in chiesa anche delle cose semplici mi tremano le mani e resto bloccato e non riesco a lasciarmi andare in alcun modo. Questo succede quando ho la sensazione di essere osservato o quando sento che c’è silenzio e tutti sono concentrati su quello che sto facendo ed a maggior ragione se il momento è “ufficiale”. Se sento che le persone attorno a me sono più o meno distratte o se non c’è una circostanza di responsabilità particolare (es. prove) riesco a suonare tranquillamente e divertirmi anche. Ma come fare per superare quest’ansia eccessiva e riuscire a suonare tranquillamente? Che tipo di terapia fare e quanto può essere lunga?
Gentile Leonardo,
è sicuramente necessario svolgere un’indagine approfondita per la definizione del problema. I sintomi di disagio che mi riporta ansia, agitazione, tremore ed evitamento del compito, potrebbero riferirsi alla paura della prestazione, ovvero paura di suonare in pubblico.
Secondo il mio approccio strategico-costruttivista difronte ad un problema la persona mette in atto dei comportamenti disfunzionali e nel tempo proprio tali tentate soluzioni, mantengono ed alimentano il problema, con il risultato di peggiorare la condizione.
La Psicologia Clinica Strategica si è dimostrata efficace rispetto a questi problemi poiché attraverso una sequenza di specifiche tecniche permette di riorientare il comportamento verso la reale risoluzione del problema, in tempi brevi, quasi sempre entro dieci sedute.