Attacchi di panico e di claustrofobia
Mi presento sono una donna di quasi 38 anni e da maggio dell'anno scorso sto vivendo un periodo di forte stress, nel giro di pochi mesi ho provato due cicli di fecondazione assistita, entrambe andate male, e in seguito io e mio marito abbiamo intrapreso il percorso dell'adozione. Inoltre non ho una buona situazione lavorativa e tutto ciò si ripercuote sul mio stato d'animo sempre agitato e ansioso ma la situazione peggiore è che sto soffrendo di attacchi di panico e di claustrofobia soprattutto in aereo. Ho sempre viaggiato tanto e non ho mai avuto problemi ma adesso anche solo pensare di salirci mi provoca palpitazioni, tremori e forte sudorazione...tutto ciò è molto limitante e vorrei poter tornare a vivere serenamente. Grazie
Cara Emanuela,
il periodo che stà vivendo è sicuramente stressante, così come è ansiosa l'attesa prima e durante la fecondazione assistita e ora per il nuovo percorso intrapreso. Alcuni miei colleghi hanno già risposto sulla necessità di non focalizzarsi troppo sui sintomi fisici e di non spaventarsi rispetto a reazioni nuove o a pensieri nuovi.
Sicuramente una parte dell'idea che Manuela aveva di se stessa, si stà modificando profondamente, accettare un nuovo modo di essere madre non è semplice, implica come donna una quantità infinita di nuove fantasie e la paura che queste siano inutili. Il discorso meriterebbe una riflessione più approfondita, ovviamente, ma le indicherei di non arrabbiarsi con se stessa per questi segnali, di cercare di fare attività fisica per scaricare un po di tensione e di aprirsi il più possibile alle persone che le stanno vicine, senza temere di essere inadeguata.
Ogni segnale il nostro corpo ci dà, ha un senso in funzione del periodo in cui siamo, ma non è "contro" anche quando sembra limitante. Forse in questa fase non se la sente di volare perchè questo implica lasciarsi completamente andare nel vuoto e delegare a qualcun altro la guida.....può essere uno spunto riflessivo.
Chieda aiuto, ha già iniziato, buon percorso.