Sono una persona ansiosa ed insicura ed ho un lavoro di responsabilità con un capo che non mi aiuta di certo, una persona estremamente autoritaria
Salve, ho 50 anni, da anni ho problemi di tensione al muscolo elevatore dell'ano e colon irritabile. Questo ultimo,soprattutto mi reca parecchi disagi. Ripensando a quando si è' manifestato la prima volta ricordo un viaggio con il mio capo, una persona estremamente autoritaria, al cui ritorno inizia ad avere disturbi intestinali. Ho già avuto una figura autorità in famiglia e cioè mio padre con il quale anche se ottantenne non ho ancora un rapporto sereno, diciamo che non credo di averlo perdonato per l'educazione severa e i modi autoritari con cui a tutt'oggi mi tratta. In genere sono una persona ansiosa ed insicura ed ho un lavoro di responsabilità con un capo, come detto, che non mi aiuta di certo, tutt'altro. Ora sto prendendo valpinax 4 25 gocce mattino e sera, avendo avuto un episodio di colon irritabile in gioventù il valpinax funzionò egregiamente, ora molto meno. Ho fatto due anni di terapia psicologica bioenergetica e altre cose similari dove il problema del rapporto col potere e con le figure autoritarie e' venuto fuori ma evidentemente non si è risolto. Forse dovrei perdonare mio padre ma sinceramente non ne ho proprio voglia perché sono ancora arrabbiato con lui. Ho anche pensato di cambiare lavoro ( cosa che non farò' mai) pur di non aver sempre la tensione di quello stronzo del mio capo. E' uso questa parola con cognizione di causa essendo una persona spregevole, forte con i deboli e debole con i forti. Vorrei avere un consiglio su come affrontare quotidianamente questa persona che è' sempre molto aggressiva nei miei confronti anche perché Io abbozzò sempre e non reagisco per timore delle conseguenze sul lavoro. Che faccio? Aspetto che vada in pensione (mancano pochi anni)? Continuo ad incassare tutte le volte? Reagisco? E come? Penso che se riuscissi a gestire questo rapporto meglio avrei meno problemi in genere e di colon nello specifico.
Gentile Signore 50enne, vorrei sapere il suo nome, così clei conosce il mio: DR.Valacca Roma, via Velletri 3. NOn lasci il lavoro, di questi tempi non è certo opportuno. La tensione che prova e l'ostilità verso il capo sono del tutto comprensibili. Dovremmo parlarne, per ragioni molteplici. Non si tratta di un semplice contrasto tra due persone in relazione gerarchica (un capo e un dipendente). La questione è più complessa: credo sia in gioco la sua autostima, ovvero l'idea che lei stesso ha di sè. Per questa ragione è opportuno che lei segua un trattamento di psicoterapia, nuovo nell'impostazione e tale che le permetta di chiarire alcuni aspetti di sè e ridurre la sua insicurezza. Mi contatti. Troverà i miei recapiti anche su Pagine Gialle. L'aspetto.