Il mio compagno ha ammesso di aver comprato della cocaina
salve, ho 23 anni e sono quasi 3 anni che sto con un uomo 13 anni più grande di me, separato e con due gemellini di 7 anni.. in passato ha fatto uso di cocaina in momenti particolari della sua vita.. ieri sera, dopo una pesante giornata di lavoro per lui e di studio per me, abbiamo passato un paio d'ore serenamente a parlare, e non solo, in macchina girando per la città.. è più di un anno che lui è molto stanco e sotto stress, che le cose tra noi non sono idilliache e a questo si aggiunge che ha un ritmo di vita alquanto irregolare che sicuramente non lo aiuta a rimettersi in forma mentalmente.. verso le 23 mi ha riaccompagnata e gli ho chiesto di chiamarmi appena fosse arrivato a casa. Dopo un po' mi ha chiamata per dirmi che stava andando a fare un versamento allo sportello automatico della sua banca e ha condiviso la sua posizione con lo smartphone per rassicurarmi che stesse andando proprio lì.. io mi fidavo e gliel'ho detto per la centesima volta (nelle ultime settimane ha preso l’abitudine a mandarmi spesso la sua posizione tramite smartphone, nonostante io gli abbia detto che mi dà anche un po’ fastidio e che se sto con lui mi devo fidare di lui e che quindi non doveva più mandarmi queste benedette mappe), chiedendogli ancora una volta di chiamarmi quando fosse rientrato a casa.. verso mezzanotte mi ha chiamato da casa e ci siamo dati la buonanotte.. stamattina è venuto a prendermi e mi ha detto che ha litigato con sua madre (con la quale vive) e che erano ai ferri corti, ma non voleva dirmi nulla di più....... dopo un mucchio di mezze frasi dette e non dette ho iniziato a preoccuparmi e spazientirmi e gli ho chiesto per l'ennesima volta di essere chiaro.. alla fine ha ammesso di aver comprato della cocaina ieri sera, poca ha detto, pochissima, e ha iniziato a tirare ma si è sentito male per quello che stava facendo e si è fermato.. e la mattina la madre ha trovato la bustina ed è scoppiato il finimondo... credo sia rilevante aggiungere che lui ha una cicatrice nel lobo frontale a causa di un incidente in moto di 13 anni fa che lo rende molto impulsivo.. la cosa che mi preoccupa è che da qualche mese mi parlava di matrimonio e bambini e sebbene il nostro rapporto non sia mai stato tutto rose e fiori, sapevo che un giorno avrei ceduto (perché io sono estremamente legata a lui e ai suoi bambini e senza di loro le mie giornate sono così vuote..) e saremmo diventati una famiglia.. ma ora, ripetendomi in testa le sue parole “ho visto questo ragazzino e l'ho avvicinato, due parole e mi ha dato la bustina.. non so perchè l'ho fatto, sono stanco e stressato e non ce la faccio più, gli ho detto che io non ne faccio uso ma per priscio (per puro gusto) volevo assaggiare“, io posso capire che è stressato e che al momento gli può essere sembrata una bella idea, ma come faccio a pensare ad una vita insieme se non riesco più a fidarmi di lui dopo quello che è successo l'altra sera? come faccio a sapere che un giorno, tornando a casa dal lavoro (si, perchè lo stupido ha un ottimo lavoro, una ragazza che ha occhi e cuore solo per lui e due bambini fantastici che lo adorano!), stanco e stressato non incontri una prostituta e non ci vada insieme? o che non ricominci con la cocaina? come faccio a fidarmi ancora di lui che mi ha chiamata due volte per rassicurarmi di dove fosse mentre nel frattempo si comprava la droga? io non chiedo aiuto per lui, ma per me.. lui è “adulto” e ha una famiglia che lo aiuta sempre, ma io sono lontana dalla mia famiglia e non posso nemmeno confidarmi con i miei genitori su queste cose così delicate.. mi sento così sola e non so a chi chiedere consiglio, con chi confidarmi.. lui avrà i suoi problemi e mi dispiace infinitamente, ma io per lui cosa posso fare? non è una persona che se fa una promessa la mantiene (ha problemi di memoria causa incidente!!), non è una persona prevedibile o che fa ragionamenti lineari e semplici, non posso essere il suo angelo custode e seguirlo ovunque vada per avere delle certezze!! è fisicamente impossibile! ma, a me, chi mi aiuta a superare tutto questo?? mi sento di impazzire e vorrei potermi svegliare per sorridere ancora e abbracciarlo sapendo che la cocaina fa parte del passato, quel passato in cui non era felice con sua moglie o in cui frequentava cattive compagnie… perché perché perché ha comprato della cocaina senza pensare minimamente alle cose belle che avrebbe potuto rovinare col suo gesto? eppure è una persona sensibile! è pieno di debiti, perfino con me (gli ho prestato tutti i miei soldi della borsa di studio! tutti!!), non ha nemmeno i soldi per arrivare al 5 del mese e spende soldi in droga! perché? perché dopo una serata così tranquilla con la sua ragazza che dice di voler sposare? perché? a queste domande mi ha risposto dicendo che si vergognava di quello che aveva fatto e mai avrò altre risposte da lui, è intelligente e un grande manipolatore, lui sa cosa dire e come dirlo e nonostante oggi dicesse di stare tanto male per quello che aveva fatto non si è smentito nelle risposte evasive che mi ha dato, in realtà non mi ha dato nessuna risposta e questo mi fa impazzire ancora di più.. che devo fare? continuare a guardarlo negli occhi e immaginarmi in ogni istante lui che sniffa cercando di rimettere le cose a posto o provare a “dimenticarlo”? parlarne con lui e stargli vicino o troncare prima che io diventi completamente pazza con tutti i perché che nascono nella mia testa sul suo modo di agire e a cui non avrò mai risposta? spero possiate darmi qualche consiglio..
Gentile Margherita,
dalle sue parole si capisce che è molto stanca e provata da questa situazione. Purtroppo la tossicodipendenza è stata definita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come una patologia cronica recidivante, il che vuol dire che le ricadute sono molto frequenti. Questo non vuol dire che facendo un buon percorso, rivolgendosi a servizi specifici e imparando a conoscersi meglio, non se ne possa uscire, ma è un cammini difficile e il suo compagno dovrebbe avere una motivazione molto elevata per affrontare tutti i suoi problemi e il suo passato/presente.
Quello che mi sembra importante però è che lei dice di cercare un aiuto per sé: coglie i rischi di questa relazione, pur sapendo che per lei vuol dire molto. Mi sembra che si senta molto legata a quest'uomo e che forse non è riuscita a crearsi una sua autonomia in questa città: l'essere lontana da casa, il dover studiare, ecc, le hanno fatto sentire il bisogno di una persona che le fosse vicina e forse per questo bisogno ha sottovalutato altri problemi riguardanti questa relazione (l'aver prestato i soldi della borsa di studio mi sembra sintetizzare bene questa dinamica).
Può provare a chiedere una consulenza psicologica anche in un servizio gratuito della sua città, come un CSM o un ospedale, o, se vuole, anche privatamente ad uno psicologo della sua zona.