Ansia e confusione
Buongiorno dottori,
Il mio racconto sarà relativamente lungo e me ne scuso ma vorrei dare quante più info possibili. Grazie
Inizio con il dire che sono sempre stato una persona amante dell'avventura, delle sfide sia sportive che non e ho vissuto una vita credo normale tutto sommato se non per SPORADICI episodi, ormai da tempo immemore, che mi costringevano di dover trovare un bagno quando ad esempio andavo in posti nuovi, prevalentemente ristoranti. Insomma, mi veniva un forte bisogno di dover correre in bagno e non era pipì nervosa ecco... Oltre a questo, tutto normale, ansia di volare ma limitata al volo, per il resto vita normale.
Nel corso del 2019 ho subìto un brutto colpo a livello professionale che mi ha un po' urtato. Togliendomi alcune sicurezze mie, interne.
Estate 2019 parto per andare al mare con una lieve febbricola che alla fine si è rivelata essere influenza intestinale.. il problema è che per tutta la durata della vacanza ho iniziato ad aver paura di avere chissà quale cancro, fino ad avere un attacco di ansia in spiaggia: ero sdraiato sull'asciugamano e riposavo, quando mi sono svegliato di colpo con un senso di angoscia strana. Credevo fosse un colpo di caldo e sono entrato in acqua ma non passava. Ho iniziato a preoccuparmi un poco, perchè sentivo un peso al petto ed una sorta di fiato corto. Preoccupato, ho chiamato il 118 ma alla vista dell'ambulanza, era immediatamente scomparso tutto... infatti tutti i valori erano nella norma.
Tornato da quella vacanza, continuo a vivere normalmente se non per due attacchi ansiosi abbastanza forti, SEMPRE NEI RISTORANTI, dove addirittura ho perso l'appetito e volevo andar via da quel posto a tutti i costi.
Finita l'estate arriva il colpo che definisco di grazia. Vedo morire in diretta un mio coetaneo per colpa di un cancro. Per due settimane non riesco più ad uscire di casa e passo le giornate tremando e avendo sensazioni catastrofiche imminenti. Passate due settimane, inizio ad uscire tipo per un caffè, ma ho attacchi di vertigine ricorrenti e stati ansiosi elevati che mi costringono di tornare a casa. Passa un mesetto e riesco ad uscire un'altra volta, altalenando però situazioni serene con stati ansiosi, almeno questa volta senza vertigini e tutto sommato gestibili.
Durante questo periodo, vista anche una mia consapevole componente ipocondriaca di base, inizio a fare tantissimi esami, verifico praticamente tutto il corpo con la RMN, escluso l'addome che però ho coperto con una ecografia completa. Tutto è risultato nella norma e anche le varie visite specialistiche annesse non hanno riportato nulla di strano.
L'unica cosa rimasta ad oggi, di quelle due settimane di inferno, è una costante ansiosa. Ho una sensazione di un qualcosa di irrisolto che mi pesa, qualcosa che non mi fa vivere la giornata in modo spensierato. Penso costantemente a questo mio stato ansioso, spesso mi viene il dubbio di poter avere qualcosa al rene sinistro perchè inspirando pienamente, ho un senso di oppressione a quel lato, controllo ogni giorno il mio peso..... Alcune volte lo dimentico per poi dire: oh cacchio stavo dimenticando il pensiero fisso! TAAC rieccolo, ansia e fobia... in due episodi ho avuto paura di arrivare al suicidio, nel senso di temere di impazzire e di conseguenza uccidermi, è stato terrorizzante avere questa fantasia. Sento di essere in costante ricerca di rassicurazioni, anche tutto questo che sto scrivendo è una ricerca di rassicurazione! Ma non voglio rassicurazioni! voglio che questa sensazione fastidiosissima scompaia.
Da quel bruttissimo giorno ad oggi però, guardando indietro, vedo di esser riuscito a riacquisire una minima parte di normalità.. anche se qualsiasi cosa io debba fare, mi pone sempre la domanda: e se starò male mentre faccio sta cosa?
Insomma, io personalmente non ci capisco più nulla... anche perchè alle volte sembra passare per poi tornare...
Vorrei solo essere sereno e felice, anche perchè questa estate devo sposarmi (e andare in viaggio di nozze con l'aereo mi fa c***are addosso al momento...)
Grazie mille!
Gentile Luca,
il suo è un disturbo d'ansia prevalentemente ipocondriaca con attacchi di panico. Credo che questi sintomi, sebbene peggiorati nel 2019, sicuramente sono iniziati ed erano presenti anche prima con fasi alterne di maggiore o minore benessere.
Come ha verificato, fare visite specialistiche ed accertamenti clinici e strumentali non è sufficiente a darle tranquillità e le rassicurazioni non bastano per far scomparire l'ansia.
A questo scopo occorre un percorso di psicoterapia, preferibilmente cognitivo-comportamentale che le consiglio di intraprendere.
Cordiali saluti.