Mi sento sempre fuori luogo, chiedo sempre scusa, sfuggo agli sguardi
Buongiorno, ho inserito il mio problema nella categoria dei Problemi relazionali, ma in realtà, credo che sia più complesso il problema, perché la causa di tutto è l'ansia, insicurezza perenne, mi sento sempre fuori luogo, chiedo sempre scusa, sfuggo agli sguardi e se conosco persone nuove balbetto, e chissà quant'altro. Ho 26 anni. E sin da piccola sono stata etichettata come quella che.. Mai ce la farà. Avendo la dislalia, disturbo del linguaggio che con anni di Logopedia, per fortuna si è tolto, nel percorso dell'istruzione obbligatoria, ci sono stati numerosi ostacoli, già nell'epiqué dei docenti, visto che costantemente alle elementari avevo una maestra che ripeteva che il mio Q.I. non era alla norma, che se non mi bocciavano alle elementari lo avrebbero fatto alle medie, e così via. Per fortuna, non sono mai stata bocciata, ma è stato difficile, perché anche mia madre, con il suo comportamento da donna umile, non è mai riuscita ad ascoltare quali erano i miei punti forti diciamo, ogni strada era sbagliata, mi strappava i disegni e se facevo delle belle cose a mano, me le smontava con un paio di parole, cosa che fa anche tutt'ora quando faccio a casa una misera torta, non mi dice mai se è buona e così via, per una persona insicura come me, mi servirebbe un misero di consenso. Ho intrapreso anni orsono il percorso universitario. E non vi dico cosa ho passato per passare l'esame di Diritto Costituzionale, mi ha bloccata moltissimo, perché non mi sentivo mai in grado, mai abbastanza per affrontare quel professore, colmo di sapienza, e quando leggevo, sarà l'ansia, neanche capivo, era come se non leggessi niente. Costantemente è cosi la mia vita, e ancora mi mancano 7 esami, la mia ansia e insicurezza mi sta distruggendo poco alla volta, a volte penso di esser depressa, da qualche mese ogni tanto Balbetto, e la patente è un altro trauma. Non riesco a portarla. In pratica, sono una fallita così nella vita, anche nei rapporti sociali. Ho un ragazzo, e non riesco a vivere bene questo rapporto. Perché a quanto pare prima dico una cosa, e poi ne voglio un altra, ha avuto una crisi di pianto per come è esasperato. Cosa devo fare? Io non so più perché sono così, non so più cosa devo fare. E cosa in realtà ho! So solo che la vita è difficile ed io permetto a troppe cose di distruggermi. E che vita avrò se continuo così? Infelice sicuramente. E se devo far star così una persona, mi son sentita un mostro, come quando io piango per mia madre quando mi mette sotto stress. Ho 26 anni, ma in realtà, psicologicamente per il problema che ho posto sembra che ne ho 16. Scusate.
Gentile Marzia, Credo che lei abbia inquadrato molto bene il suo problema quando parla di questa forte insicurezza, e credo che abbia inquadrato bene anche le cause: di solito l'insicurezza affonda sempre le basi nel modo in cui siamo stati riconosciuti e gratificati fin da piccoli, sia in famiglia che a scuola e negli altri contesti sociali. Ora però penso sia giunto il momento per lei di andare aldilà del capire, di spingersi verso una soluzione. In questo caso si tratta di agire in modo da cambiare questo suo "modello operativo", che le fa sentire, in un certo senso, di essere sempre sbagliata, sempre inadeguata, sempre "insufficiente". Questo si può fare attraverso specifiche tecniche e strategie, sia di azione, sia di pensiero. Un nuovo modello, nel quale lei è più fiduciosa di sé e più sicura di essere adeguata alle situazioni, prenderà così il posto del modello attuale. Un percorso terapeutico potrebbe aiutarla in questo senso. La Terapia Strategica ha sviluppato protocolli ben precisi per problemi di questo tipo. Può trovare maggiori informazioni sul mio sito che trova facilmente cercando in Internet. Rimango comunque a disposizione personalmente per ulteriori chiarimenti, sul sito trova anche tutti i contatti per raggiungermi direttamente. Le faccio i miei migliori auguri e la saluto cordialmente.
psicologo, psicoterapeuta, ipnologo - Roma