Dott. Giancarlo Gramaglia

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Dott. Giancarlo Gramaglia

psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista

Ansia - Angoscia

“Questa mattina mi sono alzato che mi sentivo un peso, come un nodo qui, che mi occupava tutto il petto fino alla gola.

Come se il respiro mi mancasse, come se nell’aria non ci fosse più ossigeno.


Volevo prendere subito le gocce, mi son chiesto quanti anni dovrò ancora andare avanti così, con quest’ansia: una angoscia da paura.

Mi pare che quando ci siamo lasciati con Paola, forse è lì che le cose sono iniziate ad andare storte. 

Ne avevo parlato con Stefano, lui la conosceva bene, anzi adesso che ci penso è lui che me l’ha presentata quella sera in pizzeria. Lei aveva una camicetta con delle scritte buffe, poi ci siamo rivisti al mercato ed è venuta fuori quella storia che lei aveva un ragazzo che la picchiava, mi veniva l’angoscia a sentire.

No, è ben da prima che stavo male: gliene avevo già parlato allo psicoterapeuta dell’ASL del mio quartiere,...mi aveva ancora accompagnato mia madre...poi lo psicologo una volta mi ha dato del Lexotan, forse è incominciato di lì, ho sempre di più preso cose simili.

Adesso non ricordo se è quella volta del cane che è stata la prima volta, mi pare che ho avuto molta paura, un’ansia terribile.

Ultimamente ho scritto su un forum: ho chiesto se sapevano dirmi se il Lexotan intontisce, mi hanno risposto che fa ingrassare...”

“Scusi dottore, posso ancora guarire da questa angoscia?”

“devo andare in trattamento?”

 

Dipende da lei, ma non solo. Deve anche incontrare uno psicoterapeuta che le da fiducia e con il quale sente di poter impostare un lavoro di riconoscimento della sua storia: si tratterà di rivedere insieme alcuni passaggi chiave.

Sarà un trattamento importante: il più importante della sua vita.


Le permetterà di voltare pagina, e già dai primi mesi di lavoro si accorgerà di riuscire a gestire meglio i suoi problemi.


“Ma ce la potrò fare?”

 

Nelle nostre patologie abbiamo l’impressione che siano dominate da nevi e ghiacci eterni dove le montagne sono inviolabili, invece subiamo solamente la censura che noi stessi ci infliggiamo, e che quando l’avremo superata ci diremo: “era tutto qui, ho perso anni e ci giravo attorno e non riuscivo ad acchiappare nulla!”.

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