Dott. Giancarlo Gramaglia

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Dott. Giancarlo Gramaglia

psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista

Come si fa a perdonare?

Gentilissimi dottori, Vi chiedo un consiglio dopo averne letti in rete molti senza però sortire beneficio. Come si fa a perdonare? Convivo da molti anni col mio compagno ma ho avuto da lui offese, tradimenti e altre brutte cose. Ciononostante ha fatto un gran lavoro su sé stesso. Adesso non beve più, accetta consigli ed è diventato più educato. Gli ho detto che nonostante tutto non sento più di amarlo e ha accettato di andarsene. Ma non voglio che se ne vada. Soffro terribilmente all'idea ma anche restarci insieme mi provoca fastidio. Come perdonare davvero e salvare il rapporto per non dover costruire anche una nuova me? So che le bacchette magiche non esistono. Ma vi ringrazio in anticipo per ogni consiglio.

Gentile Sara,

il perdono è possibile. E’ un atto liberatorio e salutare molto complesso che raramente però si  può effettuare senza un  profondo lavoro sul proprio passato insieme ad un professionista: il danno subito lascia traccia e lavora attivamente.

Perdonare non significa ovviamente dimenticare il torto subito, ma al contrario ripercorrerlo ed elaborarlo per  per dare nuovo significato a ciò che è  successo, affrontare e  liberarsi delle emozioni negative  e aprire  il presente alla possibilità di rifondare la relazione.

Non è un atto istantaneo conseguente ad una decisione presa una volta per tutte, ma un cammino progressivo. E’ necessario procedere passo dopo passo ed è necessario che lei approdi  comunque alla “nuova me”, solo codesta  potrà poi decidere (consapevolmente)  se è opportuno  salvare il rapporto.

Le invio un caro saluto, 

rimango a disposizione Dr. G.Gramaglia

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