Gentile Signora, in assenza di Disturbi Specifici dell'Apprendimento o di altre patologie conclamate, può essere utile volgere lo sguardo clinico alla struttura di personalità e all'ambiente sociale-relazionale, in cerca di eventuali fattori traumatici e/o conflittuali, quand'anche vissuti come tali dal bambino. Difatti, in età evolutiva, l'attribuzione di significato agli eventi può essere distorta in senso negativo/colpevolizzante, e le domande dirette dell'adulto a volte alimentano un vissuto autocritico. Meglio impostare la comunicazione in maniera più leggera e giocosa, anche se spesso l'ansia del genitore rende difficile tale approccio. Anche per questo la figura dello psicologo può risultare particolarmente proficua. È altresì necessario rilevare se i comportamenti problematici siano circoscritti alla scuola, oppure estesi ad altri ambienti relazionali del bambino. Gli adulti, comprese le insegnanti, vanno sostenuti e orientati in un lavoro di comprensione e comunicazione da ritagliare su misura, dopo un'analisi approfondita del caso. Cordialmente