Gentile Signora, la prestazione sportiva in un bambino di 8 anni và gestita con accortezza, evitando eccessive pressioni e richieste massicce di agonismo. Cooperazione e competizione debbono accostarsi proficuamente nel percorso evolutivo, favorendo l'interazione e il confronto sociale, ma evitando un assorbimento smisurato a discapito di altre attività, quale ad esempio il gioco libero. Inoltre, non sottovaluti l'aspetto psicopedagogico che il perdere ogni tanto può rappresentare: noi psicologi definiamo ciò "tolleranza della frustrazione", un punto di crescita rilevante nello sport come nelle più generali sfide della vita. Parli ancora con il suo cucciolo, cerchi di comprendere meglio ansie e motivazione, gli confermi la sua disponibilità ad amarlo ed accettarlo, anche se volesse rinunciare allo sport. In caso di ulteriori dubbi non esiti a consultare uno psicologo, talvolta presente gratuitamente nella scuola. Un cordiale saluto