Gentile Stefania, l'orientamento sessuale è un tema piuttosto complesso, non sempre di univoca interpretazione, a volte destabilizzante per i genitori. Eppure con esso bisogna fare i conti, e certi aspetti non si possono eludere, per quanto scomodi, ma devono essere affrontati con determinazione, intelligenza e sensibilità. I bambini sono molto curiosi rispetto alla sessualità, hanno bisogno di esplorare e conoscere, a volte anche in maniera ambigua. Alcuni comportamenti possono modificarsi nel tempo, difficile interpretarli in modo precoce; tuttavia, non è da escludere che si manifesti, già in età infantile, un orientamento diverso, quindi non eterosessuale. Se così fosse, sarebbe fondamentale da parte di Voi genitori affrontare la cosa nel modo più sereno possibile, evitando di trasmettere ansie e forti disapprovazioni al bambino. In questo senso, ciò che lei scrive in merito all'atteggiamento di suo marito dovrebbe essere oggetto di un'attenta valutazione. L'orientamento sessuale, comunque si ponga, non è una questione di moralità o di malattia (salvo l'area della psicopatologia sessuale e delle parafilie, ma l'argomento è complesso e non può essere sviscerato in questa sede). Occorre essere prudenti, affettivi, inclini al dialogo, e magari rivolgersi ad uno psicologo se faticate a gestire la situazione. Un cordiale saluto