Carissima Andreea, permettimi di cominciare, anzitutto, rivolgendoti uno sguardo (virtuale) di empatia, cioè di condivisione delle tue emozioni. Colgo nella tua sofferenza gli impeti e le turbolenze dell'adolescenza, una delicata fase della vita in cui l'impegno totale è rivolto alla scoperta e alla definizione del Sé, allo sviluppo dell'autostima e delle competenze sociali. Temi che, a quanto pare, in te hanno assunto risvolti angosciosi. Dunque, tu stai vivendo queste sfide in senso depressivo: "se le cose non vanno bene, vuol dire che io non sono all'altezza". Questo è un modo di inquadrare la faccenda. Io invece ti propongo un totale ribaltamento di prospettiva: "se le cose non vanno tra me e gli altri, significa che ho una personalità profonda e complessa, posso quindi intraprendere un sentiero più luminoso, e concedermi tempo per trovare relazioni più appaganti". Credimi, non è solo una questione di parole, ma di contenuti: la tua autostima è come un baule prezioso, mettici dentro le cose più belle, i tesori della tua persona! Se non vedi questo tesoro, non significa che non esista, semplicemente devi ancora scoprirlo! Non stancarti mai di cercare! Naturalmente in tutto ciò gli affetti sono importanti, mi auguro che in famiglia ci sia buona comunicazione, anche questo può esserti d'aiuto. In ogni caso, la figura di uno psicologo può aiutarti se questi dubbi persistono, per la tua età dovrebbero esserci i consultori gratuiti, prova ad informarti. E abbi fiducia nelle tue risorse più profonde. Con sincera stima