Soffro di disturbo ossessivo compulsivo e sono facilmente sotto stress, sempre in ansia
Salve, premetto che soffro di disturbo ossessivo compulsivo - anche se la mia psicanalista non ha ancora voluto mettermi al corrente della diagnosi, per sua scelta - e sono facilmente sotto stress, sempre in ansia. In questo periodo, in particolare, il solo uscire di casa per andare a scuola mi crea un forte disagio, con un conseguente aumento della temperatura corporea, tanto che ero convinta di avere la mononucleosi, o la toxoplasmosi. Ho fatto gli esami e con mia grande sorpresa, dopo più assenze scolastiche, ho scoperto di non avere assolutamente niente, tutto è nella norma. La consapevolezza di non avere niente di concreto mi ha messa in allarme, soprattutto perché da domani dovrò tornare a scuola e sopportare il mio dolore - fattore che non fa altro che incrementare il mio stress -, come ho già fatto, fino a una settimana fa. E' un inferno, dico solo questo. Non ho più voglia di fare niente, ho perso ogni interesse, provo apatia per tutto. Come potrei fare? Come posso stare meglio?
Gentile Marina, Il disturbo ossessivo-compulsivo (distinguibile in due tipologie: disturbo d'ansia ossessivo-compulsivo e disturbo ossessivo-compulsivo di personalità) indica una diagnosi piuttosto importante con ricadute significative nella vita di chi ne soffre. Non entro nel merito di ciò che fa la collega, mi limito ad evidenziare alcuni aspetti degni di attenzione. Anzitutto, noi psicologi abbiamo l'obbligo di comunicare in maniera chiara e trasparente le informazioni emerse, per cui se le occorrono chiarimenti li chieda in modo diretto. Sulla terapia, posso dirle che la mia esperienza clinica -avendo trattato con successo tale sindrome- mi porta a concludere che gli approcci più efficaci sono quelli integrati, laddove si affronta il disturbo muovendosi lungo più direzioni, quindi la psicodinamica (cioè il mondo interno) ma anche la terapia di supporto (cioè il sostegno psicologico e le strategie concrete per affrontare i problemi quotidiani). Difficile aggiungere altro senza una conoscenza diretta, posso solo precisare che la patologia in questione, se adeguatamente trattata, può divenire gestibile al punto da consentire alla persona una sufficiente qualità della vita. Un cordiale saluto