Ho 16 anni e peso 115 chili. Io voglio dimagrire, ma non ci riesco
Ciao a tutti, sono giulia e ho 16 anni e peso 115 chili. Questo e' un problema che ormai porto da anni e ci sto malissimo. Quando avevo circa 12 anni avevo fatto una dieta andando da un dietologo e facendo tutte le analisi, ( calcolate che all' epoca pesavo 90 chili) e stavo andando molto bene, continuai con alti e bassi per quasi un'anno perdendo solo 15 chili, fino a che non riusci piu a perdere niente, e da allora sono ingrassata sempre di piu senza accorgemene. Ho continuato a fare sempre diete nell'arco dell'tempo ma con scarsi risultati. Io voglio dimagrire, ma non ci riesco! Forse uno dei piu grandi problemi e' la mia famiglia, siamo in 5 in tutto, mio padre e mio fratello maggiore lavorano tutto il giorno nel loro ristorante/ bar e non hanno mai tempo per me, e sto a casa sempre da sola, e mia madre purtroppo ha problemi di testa, di schizzofrenia e di certo non piu aiutarmi. Mi rendo conto che l'obesita' e' una malattia, ne sono consapevole, e voglio uscirne, dovete credermi, ma c'e' qualcosa che ogni volta mi fa fallire. Che faccio??
Ciao Giulia, dev’essere davvero dura confrontarsi con la situazione che vivi da tanto tempo. Intanto, occorre dire che spesso non basta una dieta per riportare il corpo ad un peso forma e soprattutto mantenerlo, ma è indispensabile “riprogrammare”, cioè rieducare anche quella parte di noi che comunemente viene definita inconscio. Questa è la nostra parte emozionale, quella che usa una logica completamente diversa dalla razionalità. Se col ragionamento vogliamo qualcosa ma la parte emozionale non è d’accordo o vuole altro, alla lunga vince sempre la parte emozionale; questo è il motivo per cui spesso le diete (da sole) non funzionano. Quando dici che nonostante tu voglia uscirne, c’è sempre qualcosa che ti fa fallire, stai parlando di questa parte inconscia.
Il cibo, così come altre cose, si presta moltissimo a divenire un “compenso” di carenze o bisogni emozionali e, quindi, a creare dipendenze; solo per fare qualche esempio, il cibo come consolazione, compagnia, distraente, piacere, attirare l’attenzione, autopunizione, ecc.
Ogni situazione è, comunque, unica e va valutata nel complesso, quindi quanto sopra è solo per darti un’idea generale. L’ideale, comunque, è mettere d’accordo le due parti (emozionale e razionale), comprendendo il più possibile la prima.
Sicuramente nel tuo disagio la complessa situazione familiare può avere il suo “peso”, anche se in ogni caso con la giusta motivazione (perché dovresti dimagrire?), le idee chiare (qual è la mia reale situazione e quale un risultato accettabile?) e gli strumenti giusti (aiuti!) è possibile farcela. Per questo io ti consiglierei, oltre che ricorrere ad uno specialista che si occupi dell’aspetto dietetico, anche dell’ausilio di un terapeuta con cui poter lavorare sulla parte psicologica (i tuoi sentimenti, la tua motivazione, l’autostima, ecc.). Quindi smetti di pensare di essere tu incapace e comprendi che essendo una situazione un po’ complessa è normale avere difficoltà, e che occorre trovare ciò che fa al caso tuo e ti aiuti a continuare a crescere.
Ti faccio molti auguri, ciao,