Problemi familiari
Buona sera,
Da circa un anno sto vivendo una situazione sempre più difficile in casa, che corrisponde dalla morte di mio zio il padre di mia cugina. Mi spiego meglio, mia cugina vive da noi in affido a causa delle negligenze genitoriali e nessuno di noi sa dove sia sua madre, ecco perché sette anni fa mia mamma ha deciso di prenderla in affido. Sin da quando ho finito il servizio civile, e cioè da inizio anno, mi sta addosso in modo soffocante, per lei io non ho voglia di cercare lavoro quando sono stata dovunque (in hotel) e ho partecipato anche a incontri aziende-università che la mia università ha fatto per i suoi ex alunni. A luglio mia madre mi ha alzato le mani, picchiandomi per due ore di fila e ingiuriandomi, ammetto che anche io ho detto cose brutte, ma solo per difendermi. Mi sono rimaste le cicatrici nel braccio per un mese buono, prima di andarmi via. Sono due mesi che non fa altro che rinfacciarmi che lei mi mantiene, che io ho quello che ho perché lei mi mantiene e via dicendo - a luglio lei e mio padre mi hanno anche detto che mia cugina avrà la pensione di mio zio su cui fare affidamento e io dovrò andare alla Caritas perché per loro non ho voglia di lavorare.
Quando non è niente vero. Per lei il fatto che non faccia venire i miei amici qui vuol dire che non ne ho, ma la verità è che mi vergogno profondamente di lei perché mostra una facciata gentile alle persone quando in realtà non è così. Ieri è arrivata perfino a rinfacciarmi i tre giorni che ho passato in ospedale ricoverata, dove sono scappata dopo le percosse subite (e che mio padre ha giustificato, dicendo che sono stata io a portarli all'esasperazione) e che non mi avrebbe più fornito di nulla fino a quando non sarei andata in uno spazio ascolto con lei. Mi ha rinfacciato anche quando sono andata dalla psicologa, solo che io sento di non potermi più confidare con lei perché so che mi rinfaccerà sempre qualsiasi cosa io le dica, indipendentemente dal contenuto. Io ritengo ingiustificabile il suo alzarmi le mani, me le ha quasi alzate anche un'altra volta quando non ho risposto al telefono un numero sconosciuto. La sua vita ruota tutta attorno ai soldi e a mia cugina, io sono la merda (come mi ha definito mio padre) che non ha voglia di lavorare. Io ho sempre sofferto molto a causa di questo, perché io non ho lo stesso supporto che da a mia cugina nel suo sport. Anzi, se può sabotarmi nella scrittura lo fa senza remore, e mio padre mi ride in faccia per questo. Penso che lei abbia qualche disturbo di personalità e non sappia gestire le emozioni, che usa come strumento per attaccare e ferire e poi fare la vittima e frignare (cosa che fa sempre). Ieri mi ha anche detto che visto che vivo ancora sotto al loro tetto devo accettare tutto ciò che lei mi dice e stare zitta, ma io non sono una persona che sta zitta. Se ci sono cose che non mi piacciono, le dico. Se vedo cose che non mi piacciono, le dico. E poi mi ferisce molto, moltissimo, questo suo rinfacciarmi continuamente tutti i soldi che ha speso per l'università, o nel corso degli anni, mi rinfaccia cose anche di 5 anni fa e poi frigna, in questo modo mio padre si arrabbia con me e mi alza le mani - come è già successo in luglio. Tutto questo mi fa molto male, perché mi rallenta nella scrittura che è l'unica cosa bella che mi è rimasta, perché a causa di mia madre odio perfino il mio compleanno, è una data che se potessi cancellerei dal calendario, un po' come tutte le festività (il ciò ha contribuito a rendermi atea). Vorrei sapere se e quali disturbi di personalità possono avere, perché mio padre sta sempre zitto e non interviene mai, se non per giustificare le azioni e le parole di mia madre e mia madre frigna sempre e rinfaccia tutti i soldi spesi sin da quando ero adolescente. Grazie..
Buon pomeriggio
la situazione descritta è molto complessa e ognuno al suo interno ha contribuito, conscientemente o meno, a renderla complicata, non so se ci siano o meno disturbi di personalità individuali , ma da quanto descritto sembra che ognuno si dia da fare per attaccare gli altri allo scopo di difendersi, tutti pensano che sia colpa degli altri del proprio malessere, in questo modo i conflitti sono destinati ad aumentare .
E' una matassa che si stà ingarbugliando , non c'è una soluzione magica ma una consulenza psicologica alle persone e al sistema famiglia permetterebbe ad ognuno di capire dove cominciano le responsabilità proprie e quelle altrui, in questo modo si possono sperimentare delle strategie di comportamento adeguate a rendere più leggera la convivenza