Consulto su una diagnosi
Salve, poco tempo sono stato al CSM a una seduta con uno psicologo e un neuropsichiatra al termine della quale è stato comunicato che la situazione non si presentava urgente ma un intervento era necessario, quindi mi è stata consigliata la psicoterapia. Non c'era una diagnosi specifica. Poco tempo dopo mio padre parlò con quello psicologo che gli disse che il problema era comune nelle persone come me e che da quella seduta avera capito che ero molto intelligente. Non sono mai riuscito a fare una seduta di psicoterapia per ovvie ragioni... Tuttavia ho cercato su internet i miei sintomi nella considerazione del fatto che il mio era un problema comune. So che le autodiagnosi non hanno senso di esistere ma ho notato affinità con il borderline (non credo sia la diagnosi perché altrimenti credo mi sarebbe stato comunicato il nome del mio problema). Volevo semplicemente chiedere (nella considerazione che nemmeno io lo credo molto probabile) se fosse possibile che dopo una seduta di fronte a due specialisti del CSM potesse sfuggire una diagnosi di borderline. Spero di essere stato esaustivo ma se sarà necessario aggiungerò altri dettagli della vicenda. Grazie in anticipo per la risposta.
Una diagnosi è una specie di etichetta che serve per attuare un trattamento, farmacologico o psicoterapico, un colloquio non lo ritengo generalmente sufficiente per mettere questa "etichetta" al massimo per fare delle ipotesi diagnostiche che però giustamente devono essere poi verificate. I sintomi comuni spesso rappresentano molte ipotesi, come in campo medico "la febbre" può indicare moltissime patologie.
Teniamo conto che spesso le ipotesi diagnostiche si modificano nel corso degli approfondimenti, e ma questo non è sempre importante, l'importante che il trattamento fatto permetta alla persona di stare meglio.