Aiutatemi per favore
Salve sono una mamma di 51 anni che soffre di depressione da quando avevo 17 anni. La mia vita è stata vissuta sempre con l'ansia, e ho sempre pensato di non volere figli per questo motivo. A 33 anni ho avuto il primo e unico figlio. Man mano che cresceva avevo paura farlo mangiare avendola per me stessa l'ansia di affogarmi, per questo motivo gli facevo mangiare il latte con i biscotti fino a quando non si è disgustato. Nello svezzamento gli davo la pastina, gli omogennizzati come frutta, carne e pesce con pastina che non gradiva molto. Andando all asilo avevo la speranza che cominciasse a mangiare, invece aspettava le 16 quando tornava a casa per mangiare panino e prosciutto. Oggi ha 19 anni e mangia sempre panino e prosciutto cotto o crudo, parmigiano, cotoletta di pollo, polpette e alcuni frutti. Alcuni anni fa mangiava la pasta, qualche verdura bastoncini di pesce, crocchette di patate, ora crescendo preferisce lui quello che deve mangiare l'aiuto che vi chiedo è come posso aiutarlo perché dice che il cibo per lui non è importante, quando viene qualcuno a casa mangia in camera sua altrimenti in compagnia non riesce a mangiare. Lo vedo sempre che mangia e deglutisce con ansia mentre lui dice che non è così. Mi maledico perché so che la colpa è mia crescendo con me questo figlio ha subito la mia ansia. Vi prego aiutatemi sono disperata non so a chi rivolgermi, grazie se lo farete,
Gentile Margherita,
capisco che la cosa la preoccupi ma suo figlio è già maggiorenne per cui sarà lui a dover decidere come risolvere questo problema, sempre che egli lo ritenga tale.
Se però questa situazione crea disagio a lei, procurandole ansia, sensi di colpa, sensazione di impotenza e tutto quello che mi sembra di intuire dalle sue parole, sarebbe molto utile che ne parlasse approfonditamente con uno psicologo o uno psicoterapeuta, tanto più che riporta di aver sofferto lei stessa del disturbo che oggi vede in suo figlio.
A volte pensiamo che sia troppo tardi per intervenire e di aver causato un danno irreparabile ma mi sento di dirle che invece è possibile modificare molte cose della nostra vita grazie alla terapia.
Le mando un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Maimone