Come aiutare un bambino di 7 anni ad accettare le regole dei giochi e socializzare

Mia figlia ha un bambino di 7 /8 anni che non riesce ad accettare le sconfitte nei giochi, arriva a rinunciare ad entrare nel gioco, dicendo che preferisce fare l'arbitro o il presentatore per paura della sconfitta. A scuola è molto bravo, ha cominciata a leggere prestissimo (3 anni) i numeri sono la sua passione da piccolo leggeva dal passeggino numeri e lettere. Ora i genitori da due anni lo hanno inserito nella squadra di calcio e si è appassionato al gioco ma ha problemi quando i compagni non gli passano la palla o non lo coinvolgono nel gioco o quando no riesce a vincere le partite....E stato cresciuto con i grandi al di fuori della scuola, non ha avuto molti amici, se non qualcuno. Se si cerca di dialogare con lui non parla molto, anche fondamentalmente è un bambino allegro e gioviale .....come aiutarlo

Buongiorno signora,

è possibile che il bambino necessiti soltanto di tempo per sviluppare alcune capacità sociali che non sono automatiche ma che vanno acquisite con il tempo e l'esperienza.

Dalla descrizione che ne fa, sembra che suo nipote sia molto dotato dal punto di vista intellettivo e spesso accade che, mentre un'area si sviluppa rapidamente (in questo caso quella cognitiva), altre impieghino più tempo a giungere a maturazione: frequentemente è proprio la sfera sociale l'ultima a giungere a completo sviluppo, in particolare se si frequentano quasi solo adulti e pochi coetanei.

La domanda da porsi è: al bambino questa attitudine crea problemi (ad esempio con gli altri ragazzi)? Lui si sente disturbato da questa caratteristica? Se è così, potreste prendere in considerazione di fare una valutazione da uno psicologo infantile.

In particolare potrebbe risultare utile una breve serie di sedute di Social Skills Training durante le quali lo psicologo, solitamente di indirizzo cognitivo-comportamentale, aiuta il bambino ad identificare il modo più "adatto" di reagire e di comportarsi in determinati contesti e ad interpretare i segnali sociali che non per tutti risultano scontati.

Un caro saluto,

Dott.ssa Giorgia Maimone