Mio fratello ha molti problemi a livello comportamentale a scuola. I professori ci chiamano spesso per i suoi continui atteggiamenti maleducati
Salve, Ho un problema con mio fratello. Ha 13 anni e frequenta la terza media. Ha ricevuto a mio giudizio un ottima educazione da parte dei miei genitori. La stessa che ho ricevuto io. La differenza però è che lui ha molti problemi a livello comportamentale a scuola. I professori ci chiamano spesso per i suoi continui atteggiamenti maleducati, di disturbo, risponde ai professori e si pavoneggia con gli amici. Il problema fondamentale è che a casa è un angioletto, è educato, fa sempre quello che deve fare, aiuta in casa ecc... insomma un altra persona. Non sappiamo più come comportarci con lui poichè è costantemente in punizione dati i suoi risultati scolastici (nel senso che non può uscire con gli amici, non ha il cellulare e nemmeno facebook) ma tutto questo sembra non smuoverlo minimamente. Non sappiamo più cosa fare e poichè sembra che nemmeno i continui rimproveri servano a qualcosa e i professori credono che sia un ragazzo non seguito, cosa assolutamente non vera. Se ha qualche consiglio da darci ne saremmo lieti. Grazie
Per poter dare un parere sarebbe utile parlare con i genitori e con tuo fratello, indagando insieme i motivi che spingono il ragazzo ad avere comportamenti tanto diversificati quasi fosse una persona a casa e una a scuola. I comportamenti oppositivi hanno tanti significati e possono essere riconducibili ad un forte bisogno di attirare l'attenzione per scarsa autostima, per difficoltà rispetto alle richieste fatte dagli insegnanti, rapporti conflittuali con i compagni. L'età adolescenziale con le sue specificità contribuisce ad esasperare caratteristiche individuali proprio perchè è in questo periodo che ci si sta confrontando con la crescita, i cambiamenti di ruolo dei genitori, subentrano gli amici come interlocutori quasi privilegiati e i livelli di libertà/autonomia aumentano, ma questo oltre a generare entusiasmo può anche spaventare sia i genitori che i figli, ognuno lo mostra in modo diverso.
Cordiali saluti