Nell'arco della giornata ho attacchi di pianto e soffro di solitudine, e non mi fido!
Quest'anno ho affrontato la separazione.
Soffro per non essere riuscita ad evitare l'alternanza settimanale dei bambini (7 giorni dalla mamma e 7 giorni dal papà). Li vedo partire con valigie, carichi di libri e quant'altro e quando tornano li vedo un po spaesati. Prima della separazione, e fin dalla nascita, mi sono occupata prevalentemente dei bambini.
Soffro la lontananza dalla mia famiglia di origine.
Questa sofferenza la sento maggiormente quando non ci sono i bambini e soprattutto quando non li riesco a sentire nemmeno per telefono.
I rapporti con la famiglia del mio ex si sono ormai recisi. Conto su qualche amico, ma alla fine loro hanno la loro vita e io tornando a casa dalla mia giornata, apro la porta e sento un profondo vuoto.
Ho intrapreso una nuova attività lavorativa per cercare di rendermi il più indipendente possibile restando in questa città, vicino ai bambini.
Mi fa bene rimanere impegnata il più possibile.
Ma sono sempre sulla difensiva e non mi fido, neanche in ambito lavorativo... Per diversi motivi legati alla tipologia di lavoro.
Ho pensieri negativi, proiettati su un futuro incerto, il terrore che i bambini possano stancarsi di questa vita e scegliere di nn stare con me, di nn riuscire ad instradarmi in ambito lavorativo.
Alterno poi momenti più positivi e tiro fuori idee e progetti. Mi sento però sospesa ad un filo.
Salve la separazione è un evento molto doloroso nella vita di una persona e ancor di più quando ci sono dei figli. Non parla nella sua lettera dei motivi e come ha affrontato la separazione, dice solo di non aver più rapporti con i parenti del suo ex marito e che i bambini vivono a settimane alterne o dall' uno o dall' altro genitore. Da una vita impegnata, da moglie e madre è passata ad una vita da separata, impegnata a settimane alterne con i suoi bambini. Di fronte ad importanti ed impegnativi cambiamenti di vita tendiamo a farci molte domande e a fare i conti con quello che abbiamo costruito, come lo abbiamo costruito e dove tutto questo ci porta. Lei sta cercando di costruire nuove cose nella sua vita, ad esempio un nuovo lavoro, ma ha anche alle spalle grossi cambiamenti che possono influenzare il modo in cui vive la sua vita.Il consiglio, se il senso di solitudine, di incertezza e insicurezza aumentano, è quello di chiedere un sostegno psicologico che possa aiutarla ad elaborare i cambiamenti che ha affrontato. Le auguro buone cose
Psicologo e psicoterapeuta individuale, di coppia e familiare - Roma