Autostima ed invidia
Non riesco a smettere di paragonarmi agli altri in relazione ai risultati raggiunti nella vita...
Non riesco a non pensare che gli altri siano migliori di me perché hanno un titolo di studio o un lavoro e di conseguenza una certa indipendenza e stabilità economica; io mi sento un totale fallimento per non essere riuscita a raggiungere nessuno di questi "traguardi" e non posso fare a meno di invidiare chi li ha.
Mi vergogno di questa invidia, moltissimo, ma non riesco a smettere di provarla: ad ogni buona notizia relativa ad altri non riesco a non far scattare il paragone con la mia miseria ed a non invidiare l'altro (e l'invidia non fa che accrescere il mio sentirmi un fallimento, in quanto persona incapace di avere relazioni sane con gli altri).
Mi sento un'idiota perché non riesco a fare nulla nonostante i miei sforzi. Tutti questi pensieri non mi abbandonano mai, e mi rendono difficilissimo (se non impossibile) fare qualsiasi cosa per migliorare: chi potrebbe voler assumere un'incapace come me? Perché studiare se tanto, in quanto incapace, nessuno mi assumerà comunque? Non riesco nemmeno a "provarci" a fare le cose, e comunque quando ci ho provato, ho sempre fallento e questo mi ha fatto sentire ancora più idiota!
Vorrei smettere di pensarla così e di provare certi sentimenti, ma è come se non avessi il controllo su questi pensieri e le relative emozioni negative che comportano!
Non so come comportarmi, già vado da uno psicoterapeuta, ma comunque mi sento persa e mi sembra di non concludere nulla, solo di girare eternamente attorno alla mia meschinità al fine di giustificare, con "pipponi mentali", i miei fallimenti...
Federica salve lei fa capire bene come si sente e com' è difficile per lei sostenere ogni contesto relazionale al quale partecipa. Il suo vissuto è strettamente legato, da quanto è possibile dedurre dalla sua lettera, dalla forte svalutazione di sè. Questa la porta a sentirsi in una posizione Down rispetto a tutto il resto che è posto in una posizione UP. Lei ha scritto che sta giá effettuando una psicoterapia ed il mio consiglio è quello di parlarne con il suo psicoterapeuta, che potrá meglio aiutarla ad analizzare e comprendere i meccanismi psicologici alla base del suo funzionamento mentale, favorendo un nuovo modo di percepire se stessa e quindi l altro. In bocca al lupo.
Psicologo e psicoterapeuta individuale, di coppia e familiare - Roma