Ansia di viaggiare e del fare nuove esperienze
Ciao a tutti,
Finalmente trovo il tempo e la forza di poter scrivere questo messaggio.
Sono qui per chiedere un vostro parere in merito alla mia situazione.
Sinceramente per spiegarla al meglio, dovrei aprire una parentesi su un‘esperienza passata oramai 4 anni fa.
In breve, 4 anni fa io ed un mio amico ci siamo visti coinvolti in una situazione particolare, ed in questa situazione noi siamo apparsi come i capi espiatori. Ovviamente il tutto non dipendeva assolutamente da noi, ma ci siamo visti chiamati in causa così senza averne colpa. Ora non sto qui a spiegare per filo e per segno il tutto, sarebbe veramente lungo e complicato.
Il punto in tutto ciò è che questo evento mi ha caratterizzato moltissimo. I primi periodi avevo paura nel rimanere da solo nella casa in cui abitavo per studio, e mi sentivo costretto ad andare dal mio amico per stare in compagnia e senza timori, insomma sentirmi diciamo protetto. Avevo il timore che qualcuno mi potesse contattare o altro, non avendo fatto nulla, ma essendo comunque chiamato in causa e sotto pressione.
Mi sono iniziato a nascondere online, oscurando i profili che avevo, per paura, nonostante io sia un ragazzo che ama interagire con altre persone, che non ha mai avuto paura di farlo, ma che ora purtroppo ce l'ha, o comunque è un pò più timoroso.
Da lì sentii che la mia vita era cambiata, o meglio, il mio modo di affrontare le cose, la mia personalità. Prima che succedesse il tutto era una persona che faceva le cose che si sentiva senza stare lì a pensarci tantissimo, non mi facevo problemi, non avevo problemi ad andare a dormire da solo altrove. Certo sono sempre stato un po’ ansioso, ho sempre fatto tanti esami che mi hanno sempre messo a dura prova, ma l’ansia per gli esami è normale averla. Evidentemente questa situazione ha fatto uscire un altro lato di me.
Inizialmente ho subito riconosciuto di avere un problema e sono subito andato, nel giro di qualche mese, della psicologa della mia università per circa 6 sedute, ora non ricordo di preciso.
Lì per lì mi sentivo rilassato, il grosso era andato, solo che ora è rimasta un‘abitudine bruttissima, cioè quella di essere molto ma molto più timoroso del fare le cose che mi spingono lontano dai miei punti saldi, dai punti dove mi sento sicuro e tranquillo e cioè lontano da casa. Parlo di abitudine, ma in realtà il problema è la mia mente ed il modo di vedere, pensare, valutare ed affrontare le cose.
Diciamo che sono diventato un po’ più nevrotico. Nel momento in cui inizio a valutare una nuova esperienza, magari un viaggio o altro, prendono il sopravvento i problemi. Dovrei andare fuori per qualche notte prossimamente, ma non so se farlo non perché non mi va, ma perché non mi sento tranquillo e sicuro. Ho comunque degli sbalzi, dove mi va tantissimo di andare, ed in altri momenti no.
Il problema è che nonostante io sia un ragazzo che ha sempre viaggiato senza avere problemi e nonostante la voglia di continuare a farlo avendo anche la possibilità di lavorare viaggiando, purtroppo sono totalmente bloccato. Una parte di me domani prenoterebbe e si sposterebbe a lavorare altrove, l’altra invece inizia a valutare il fatto di stare lontano da casa, lontano dai punti saldi ecc, anche se per un periodo ristretto.
Sono stato due mesi a Londra, sono tornato da poco, e sono partito da solo prendendo casa lì con un mio amico. Sono stato bene, tolta la situazione dentro casa. Il problema è che un giorno mi prese un attacco di panino, di sera, e da lì si sono risvegliate un sacco di sensazioni che provo quando voglio staccare la spina e spostarmi altrove. Ho paura che mi possa sentire male, mi possa succedere qualcosa o altro. Una persona più stabile e consapevole di se stessa, si farebbe scivolare addosso l’evento dell’attacco di panico, come l’evento di 4 anni fa, considerando il tutto come “passato”, io invece no, rimango li a pensarci e considero le cose come se fossero mille campanelli di allarme.
Insomma sono bloccato e ci sto male perché ho tutte le carte che mi permettono di fare quello che desidero di fare, ma la mia testa mi blocca. Ho un lavoro che mi piace, che mi sono creato io e che mi permette di essere libero, ma ancora non sento la piena libertà in testa.
Sono abbastanza analitica come persona e faccio di tutto per risolvere la situazione. Ultimamente sto leggendo molti libri su queste tematiche, come: come non farsi le Pippe mentali e godersi la ora (straconsigliato), il potere di adesso, ed altri talk su TED, nonostante tutto sento che mi serva veramente un cambiamento radicale nei miei modi di pensare e qualcosa o qualcuno che mi aiuti a farlo.
Attualmente ho fatto dei progressi, anche per liberarmi da un blocco che avevo inutile, ed ho aperto un mio profilo instagram personale pubblico, che tra l'altro uso anche per lavoro. L'ho fatto per convincere me stesso che tutto è ok e che non c'è nulla di cui preoccuparsi, ma sento che mancano ancora alcune cose da risolvere, vorrei tornare come ero prima che succedesse tutto 4 anni fa.
So che il messaggio è lungo e la situazione complessa, non so se ho spiegato bene o male, in ogni caso avete consigli? Sapete darmi il vostro punto di vista?
Sapete fare un'analisi della situazione e dirmi secondo voi cosa potrei fare per iniziare a sbloccarmi come si deve?
Grazie mille
Un abbraccio
Davide salve lei è stato molto chiaro, dalla sua lettera si comprende bene quanto è spaventato e preoccupato per quanto le sta accadendo. Riferisce di non riuscire più a gestire e programmare la sua vita e di avere bisogno di rassicurazioni, pur desiderando crescere.Non parla di quello che le è accaduto 4 anni fa ma,da quello che scrive, l'evento sembra aver rafforzato timori e ansie già preesistenti. Il desiderio di crescere e la paura di farlo, sembra un aspetto importante. Potrebbe esserle utile un consulto con uno psicologo che l' aiuti a ad approfondire e comprendere l' origine delle sue difficoltà e la loro funzione. Sicuramente le sarà d' aiuto.
In bocca al lupo
Psicologo e psicoterapeuta individuale, di coppia e familiare - Roma