Amare un uomo più grande
Mi presento sono una ragazza di 22 anni e da qualche mese ho una relazione con un uomo di 16 anni più grande. Con lui sto benissimo e sarebbe la mia anima gemella se non fosse per il fatto che devo tenere nascosta la mia storia ai miei genitori. Ho un padre che è pressochè assente e una madre molto oppressiva e poco flessibile che mi tratta come se avessi 16 anni o meno. Sono pure la prima di tre figli e molte volte ho già deluso le aspettative di mia madre. Inoltre da molti discorsi che sento spesso fare in famiglia so quasi per certo che non accetterebbe una tale differenza di età e pure il fatto che stia con una persona di colore. Anche se sicuro per lei il problema maggiore sarebbero i 16 anni di differenza. Il mio lui vorrebbe che io lo dicessi ai miei per evitare di mentire ogni volta che esco, ma non ci riesco. Sarebbe tutto più semplice se vivessi da sola e fossi indipendente dalla famiglia, in quel caso i miei prima o poi dovrebbero accettarlo. Il problema è che passeranno anni prima che questo probabilmente accada. Vorrei dei consigli su cosa fare. Con lui sto benissimo ma la preoccupazione di quello che penserebbero i miei mi fa pensare anche a problemi che potremmo avere in futuro nel mettere su famiglia, dei figli che potrebbero vedere un padre come troppo vecchio. A questi dubbi si aggiunge pure il caso dei miei zii che hanno 17 anni di differenza (1 in più di noi) e che dopo anni di matrimonio, ormai lei ne ha 50 e lui 67 non hanno più niente in comune per la diversa mentalità, questo a detta di mia cugina. Sono confusa, lo so che ogni storia è assestante e che probabilmente dovrei fregarmene dei miei genitori, ma il mio bisogno è la serenità, vorrei fare le cose alla luce del sole, non creare conflitti in famiglia...cosa ne pensate? So che razionalmente le opzioni sono due: chiudere la storia e cercare un partner con cui vivere il tutto più serenamente e senza sentire il peso del giudizio di altre persone e senza sentire la differenza di età; o farlo sapere ai miei provocando liti e ulteriore perdita di fiducia in me da parte dei miei. Tra l'altro per quanto io amo lui e i momenti insieme siano appaganti in tutti i sensi anche senza il fatto dei miei mi rimane il dubbio sul futuro della nostra storia data la differenza d'età, forse dubbi reali che però emergono in questa situazione di ansia e confusione. Vi prego datemi un consiglio
Gentile Giulia mi colpiscono due cose nelle tue parole: le definizioni così nette di te, delle tue relazioni, dei tuoi affetti e allo stesso tempo la confusione, il disorientamento. A ciò sembra che tu risponda con altrettante bianco o nero: compagno o famiglia. Credo che questa possa essere per te un'opportunità per cominciare a farti domande piuttosto che chiuderti in risposte precostituite. Può essere il momento per incuriosirti di te imparando a conoscerti, a sapere chi sei e chi vuoi diventare. .a 22 anni sono ancora tante le cose da scoprire di sé. Un viaggio interessante che parte dalle origini e che ti consenta di andare al di lá di un“ padre assente“ ed una “ madre oppressiva“, un viaggio nel tuo mondo che ti consenta di considerare prospettive differenti ed arricchenti. Solo così potrai comprenderti, capire le scelte e scegliere in maniera consapevole. Così il mio consiglio è di chiedere una consulenza ad uno specialista nella tua zona che possa sostenerti nel cammino verso la donna che sceglierai di essere. Un caro saluto