Mia figlia si sente esclusa all'interno della classe
Buonasera, mia figlia ha 11 anni ed ha appena iniziato la scuola media. Con lo studio non ha problemi ma ha problemi con i compagni di classe. Dice che le compagne tendono ad escluderla, non la ascoltano, parlano con lei solo se non c'è nessun altro. Sente di non avere interessi comuni con nessuno. È particolarmente delusa da una bambina ché è stata la sua migliore amica per anni e che adesso, così dice, la ignora e preferisce la compagnia di altre bambine. Non vuole più andare a scuola, mi chiede tutti i giorni di cambiarle classe o scuola. Non so come aiutarla.
Cara Loretta,
Ci sono alcune valutazioni che andrebbero fatte.
La prima è quella di esaminare se voi due genitori abbiate un vissuto personale di "vittima" o "bersaglio" all'interno delle vostre famiglie.
Se sì, fate attenzione perché le vostre modalità di aggiustamento di tali situazioni, se non affrontate a viso aperto e risolte con la capacità di sostenere anche duri conflitti, possono lasciare i figli senza armi e vittime a loro volta.
Se no, il secondo step è soppesare il tipo di educazione che viene data a queste compagne di scuola dai rispettivi genitori. Spesso la gentilezza e una diffusa cultura "vera" in famiglia creano invidia - invece che emulazione - quanti di noi sono stati "salvati" da valori appartenenti ad altri nuclei familiari ...? Come diceva una battuta di Snoopy, ad Halloween travestitevi da libro, fa ancora paura a molti. Ma anche teatro, letteratura, danza, arte, storia e altre profonde passioni. I bambini possono percepire la differenza di spessore, paragonando le famiglie, e quando sentono belle diversità si inviperiscono.
Se tutto ciò è bilanciato, il terzo step è prendere in considerazione di accogliere il desiderio di vostra figlia e cambiarle scuola. Nel libro "Donne che corrono coi lupi", nel commento alla Piccola Fiammiferaia, l'Autrice è lapidaria: se in un posto stai male, vai via.
Non significa "scappare dalle difficoltà"; significa valutare se l'ostacolo è troppo grande e se lo sforzo per superarlo vale la pena e davvero aggiunge qualità alla vita.
Sono certa che una riflessione profonda (fatevi aiutare dagli insegnanti della ragazzina) vi consentirà di scegliere per il meglio.
Auguri!