Ho una relazione con una prostituta
Cari doottori, sono stato fidanzato per 10 anni e sono sposato da 15. Non ho figli. Lei non lavora.
Con mia moglie ho passato un momento difficile.
Lei soffre di anorgasmia (di coppia), da sola riesce, ma con orgasmo molto debole.
Non ha bisogno di sesso...e ad esso preferisce lo shopping.
In un viaggio di lavoro all'estero, (nazione povera che non cito per privacy) in un bar, ho conosciuto una prostituta e con molta difficoltá (per sensi di colpa) mi sono abbandonato all'esperienza. Non avevo mai tradito mia moglie ( e sono sicuro che anche lei é pulita nei miei confronti).
La prostituta, (indipendente) mi ha chiesto di aiutarla ad uscire da quella vita. Di lei mi sono innamorato a prima vista. L'ho frequentata per 2 anni e mezzo. Io gli mando tutti i mesi dei soldi per farla vivere (tiene un bimbo di 3 anni a cui porto vestiti medicine e altro).
Ora ho scoperto che oltre a me, tiene altre relazioni. Praticamente io gli do la sicurezza economica, e lei saltuariamente fa degli extra con dei vecchi rapporti. (inoltre lei ha anche un fidanzato della sua età).
Nonostante ciò, all'inizio quando l'ho scoperta mi sono addolorato. Lei nega tutto, ma ad oggi non riesco a lasciarla, a pensare ad un fine del rapporto, soprattutto per il bimbo.
Inoltre, non riesco a separarmi da mia moglie che mi ama, ma a cui io non riesco più a percepire il suo amore. L'amore non si compra!
Mi sento ingannato nei sentimenti. Ma anche io sto ingannando a sua insaputa mia moglie. Non so come uscirne da tutto!
Grazie
Buongiorno Klaus,
La sensazione che mi dà è che la sua domanda sia molto più profonda di come viene presentata. E una delle risposte se la dà lei, da solo: l'amore non si compra.
L'amore infatti, quello vero, si regala, senza chiedere nulla in cambio. E' incondizionato.
Lei, in qualche modo, ci sta già arrivando: tenendo a sé sua moglie in rispetto della lunga storia, testimonianza reciproca della vita; aiutando un'altra donna prigioniera del mondo, costretta a fare un saltafosso sulla morale a causa della guerra che ha dentro, più ancora che fuori; aiutando misericordiosamente un bimbo innocente, simbolo di un mondo che sembra non sapersene che fare dell'innocenza.
Perciò, prima di tutto, cerchi di vedere che le sue azioni hanno anche una ripercussione positiva sulla Vita in generale.
Proprio perché il quesito non è soltanto "pratico", ma ha in sé anche una domanda sul senso della vita, e quindi con sfumature che riguardano lo Spirito, le suggerirei di cercare un analista junghiano uomo. L'analisi junghiana, se condotta seriamente, è l'unica a prendere in considerazione anche gli aspetti più profondi, le domande dell'Anima.
A Roma lavora uno psicologo analista di vedute profonde, poco impegnato nelle diatribe tra scuolette, che potrebbe essere la persona adatta a lei. Mi scriva, quindi, se è interessato a saperne il nome.
Un caro augurio di ogni bene.