Sono assolutamente d'accordo: le strutture non ascoltano i nostri bisogni però per i disturbi dell'alimentazione ci sono centri, si informi. d'altronde lei sta già facendo una psicoterapia, spero che con questa terapeuta riesca a dirle quello che ha detto a me, altrimenti la psicoterapia è veramente inutile. Dopo aver fatto questo, se non funziona, cerchi serenamente un altro psicoterapeuta, evidentemente non eravate fatte le une per le altre. Certo l'obiettivo della psicoterapia è quella di portare a termine i sintomi ma solo dopo averli sostituiti con la capacità di vivere più o meno normalmente. E' assolutamente normale la sua paura, ma anche questo è materiale di discussione in seduta. Non credo proprio che lei da sola possa uscirne, non per sfiducia, ma perchè lei è affetta da un problema che riguarda il controllo: del cibo ingerito, del cibo evacuato, del peso. Come potrebbe farcela da sola? Pensi solo ad uno di quelli che credo essere i problemi in psicoterapia: chi controlla chi?